Volontà - anno XIX- n.6 - giugno 1966
ro intravedere quella possibilità, è chiaro nazionale ncn l'avesse promossa (46). Se– che la Sezione girgcntina dimostrava dc- nonchè la Sezione si asteneva quasi com– bolezza di convinzioni socialiste cd inca- plctamcntc da ogni attività concreta tra pacità di distinguere la sostanziale diffe- gli operai ed i contadini della provincia. rcnza tra il programma socialista dell'Io- La spiegazione di questo contegno emer– temazionalc e quello di tipo massonico gc chiaramente dalle pagine stesse del pc– dello Stefanoni. Nel primo caso, infatti, riodico, il quale si limitava ad indicare l'Internazionale si sarebbe trasformata in la esistenza dei problemi operai e sociali una specie di "calderone ., democratico, locali, senza peraltro proporre soluzioni perdendo ogni attualità rivoluzionaria; l}CI parziali e senza promuvoere quelle agita– secondo caso, schiacciata da un numero zioni che invece nascevano spontaneamen– indefinito di gruppi vagamente umanitari, te e che perciò denunciavano l'isolamen– avrebbe probabilmente falla la medesima to popolare della Sezione. Sull'agitazione fine a cui il progetto Stefanoni pretendeva concreta di questi argomenti, prevaleva in. di trascinarla. vece la trattazione dei problemi estratti Senonchè il Congresso <lemocratico fu di carattere morale, riguardanti non una un vero e proprio fallimento, tanto più sola classe, ma tutta quanta l'umanità; che prima ancora che esso si riunisse si prevaleva l'ideale della rivoluzione astrat– fecero strada fra gli aderenti dei contra- tamente intesa, la lotta contro i denigra– sti teorici sollecitati dallo stesso Mazzini, tori dell'Internazionale, il problema « giu– che delusero numerosi gruppi, fra i quali ridico• della libertà indiviòuale, come car– ia Società internazionalista di Napoli e dine fondamentale del mondo nuovo, nel quella di Girgenti allarmate dalle precisa- suo rapporto con le presenti' libertà misco. zioni moderate dello stesso comitato pro- nosciute dalle autorità costituite. Nel ca. motore della manifestazione: (45). so di Girgenti, ci sembra che la giustifi- Altri due problemi definiscono e chiari- cazione di queste gravi deficienze possa scono la posizione ideologica dell'Egua- individuarsi nella composizione sociale dei glianza e della sezione che il periodico gruppi jntenazionalisti della provincia e rappresenta: il rapporto tra gli internazio- perciò della redazione dcli' Eguaglianza: nalisti girgentini e il movimento operaio formati da artigiani e da elementi di "ci– locale e la questione elettorale. vile condizione», cioè impiegati, profcs- Gli internazionalisti di Girgenti, come sionisti, proprietari terrieri. Ancorchè es– si nota dalle cronache medesime e dalle si per amor di giustizia aspirassero ad sottoscrizioni del periodico, esercitavano una radicale trasformazione della socie– una notevole influenza sulle società ope- tà e perciò accogliessero nelle loro sczio– raie della prO\;incia e su tuttti gli am- nì chiunque accettasse di "lavorare• - bicnti democratici della loro zona, avcn- almeno sul piano teorico -· alla distruzio– do attratto all'Internazionalismo - alme- ne dell'ordine borghese fondato sull'ingiu– no in via formale - gli clementi più atti- stizia; non credevano in concreto alla di– vi del repubblicanesimo, ·al punto che nel struzione di tale società borghese, nè era- marzo del 1872 la stessa commemorazio– ne del Mazzini rischiava di non essere fatta, se la Sezione girgcntina dell'Inter- (45) Cfr. il n. dcl\'11 fcbbniio 1782. (46) La manifcsla;donc ebbe luogo il 17 mar– zo 1872 nel teatro cittadino e lu oltre che tma commcmora1.ionc una manifestazione di propa– ganda ìntcrna:donalista (cfr. il n. del 18 mar• 1872). 359
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