Volontà - anno XIX- n.6 - giugno 1966
Parigi era 1 'attuazione di quel metodo ri– voluzionario che secondo gll internaziona. listi girgentini preludeva al trionfo del nuovo mondo « della libertà, dell'indivi– dualismo, dell'unione, del contratto, del– la solidarietà », sul vecchio « della tradi– zione monarchica, governativa, sacerdota. le, militare, bancaria» (33). « Or è un anno - ricordava la redazio– ne il 7 gennaio 1872- il mondo guardava commosso e malinconico all'immenso ec– cidio della Francia; ma nessuno avrebbe sospel\ato che dalla città cinta per cin– que mesi da un formidabile assedio ... sa• rebbe uscito splendido di una luce mera– vigliosa ji sole della più grande civiltà. Parigi ... calpestata dalle feroci orde ger– maniche, con la rivoluzione del 18 marzo disse al mondo, sbalordito innanzi ai mi• racoli del suo valore e della sua virtù che una città non deve prevalere sull'al– tra, che un uomo non deve prevalere so– pra un altro uomo, che la coscrizione mL litare è la più grande iniquità, come la guerra è Ja più spaventosa delle umane follie. I privilegiati del mondo calunnia• rnno la più eroica delle città, Ja più grande delle rivoluzioni; ma dagli incendi di Parigi, dalle immani carneficine dei banditi di Versailles, sorse una idea che commuove violentemente le moltitudini e renderà la più splendida delle realtà che vantino gli annali dei popoli, l'abolizione del privilegio e la egualità dei cittadini. .. L'anno 1871 è caduto, ma i posteri lo c~1iameranno p~~!D-o ..nella gloriosa ~ronolo4 gia deJJa emanc1paz10ne delle plebi•· Questa particolare interpretazione fede– ralista e libertaria della Comune e la con. seguente visione di un nuovo mondo, sca. turente dalla unione contrattuale degli in– dividui e delle associazioni, ha le sue ori– gini nelle tradizionali dotlrine del liberali– smo siciliano solo in parte super~te dalle nuove esperienze sociali e culturali. Per– tanto, l'accostamento delle dottrine pro– fessate dalla redazione del periodico alle concezioni anarchiche di un Bakunin che risolve ben altrimenti jl rapporto indivi– duo-società, è solo casUate; cd è per ciò che i girgentini vedono nell'Internaziona– le, così come Bakunin la vorrebbe, la lo– ro associazione: cioè una organizzazione che « ha la semplicità e )a robustezzza dei sistemi che non crollano », giacchè « quando ciò che deve essere sarà, ella non avrà bisogno dj costituzioni, di leggi, di regolamenti, per governare le città e le regioni. Nella Società ha il Comune, nella Sezione ha il Distretto, nella Federazione ha la Provincia; la lega delle Federazioni è l'unità della famiglia umana .. • (34). Conforme a queste idee era la parteci– pazione del periodico alla nota polemica Mazzini-Bakunin. Anzi, mentre a Catania - come in numerosi altri centri del Pae– se - la questione suscitava scontri assai aspri, a Girgenti dove il repubblicanesi. mo si identificava con l'int,emazionalismo del Friscia e del Rìggio o simpatizzava per esso, Ja polemica contribuiva a rafforzare la democrazia locale, atlraendola nell'or– bita dell'Internazionale. L'unica tangibile posizione del repubblicanesimo girgentino di fronte agli attacchi del Mazzini contro la Comune e il socialismo fu in altri ter– mini quella del periodico L'Eguaglianza, che intervenne nella polemica con un pri• mo lungo articolo di Saverio Friscia, il 6 agosto 1871. Questo scritto bakuninista prova che il Friscia non era riuscito ancora a staccar– si dal Mazzini, che gli aveva insegnato « primo a proferire commosso il santo no. me d'Italia• e « sotto la bandiera del qua– le con l'entusiasmo della prima età» aveva « cospirato e combattuto ogni maniera di dispotismo"· Ancora attratto dai nostal– gici ricordi degli anni giovanili, egli si di- (34) Cfr. l'art. La Soclelà lntemazJonale degli Operai, nel n. del 23 lu. 1871, in cui riproduce (33) Movlmenlo soclaJe, in L'Eguaglianza del altresl i ., Considerando,. e lo Statuto approvati 16 lu. 1871. dall'A.I.L. nel 1866. 355
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