Volontà - anno XIX- n.4 - aprile 1966

volontà AUGUSTO MASETTI ANNO XIX n. 4 Aprile 1966 In seguito ad incidente stradale è deceduto Augusto Masetti. Egli fu il soldato ribelle che nel lontano 1912 in partenza per la guerra di Libia sparò contro il generale al grido - viva l'anarchia - e la sua fucilata diede fuoco ad una lunga agitazione popolare antimi– litarista che culminò nei fatti rivoluzionari della settimana rossa. Sì, perchè è bene che si sappia - e sarebbe bene lo sapessero i popoli a– fricani ed asiatici che lottano per la libertà •- che il popolo italiano non ha aspettato il concilio ecumenico per accorgersi che il coloniali– smo è una infamia e che la coscienza degli uomini può ribellarsi alla guerra e alla sua organizzazione militare. Ora Augusto Masctti non è più fra noi. Ma per noi la vita e la morte non sono fatLi puramente fisici: c'è una moltitudine enorme di gente che esiste senza vivere, coscienze-robot caricate dalla volontà al– trui che pensano e si muovono secondo schemi e abitudini prestabili– te. Vi sono invece uomini che hanno osato infrangere questi schemi e pur non esistendo più fisicamente, continuano a vivere fra di noi e continuano a comunicarci, in virtù di un loro gesto o di un loro pensie– ro, verità fondamentali della vita. Quando le autorità celebrano le passate carneficine e rendono o– maggio al simbolo della gioventù sacrificata che chiamano « milite ignoto » il nostro pensiero corre a questo soldato conosciuto che per– sonifica la ribellione delle coscienze; quando in qualche parte del mon– do un colpo reazionario dà il potere a un generale, vorremmo che o– gnuno di questi generali trovasse il suo Masetti; quando uno stato man– da il suo esercito in una guerra di dominio, vorremmo che tra le sue file sorgesse un Masetti. Ed oggi più che mai ci sentiamo in comunica– zione con la verità del suo gesto, oggi che fra di noi altri giovani han– no osato rifiutare in nome dell'anarchia l'obbedienza militare. Natu– ralmente si tratta di un'azione diversa da quella del Masetti, perchè l'obiettore di coscienza non è l'antimilitarismo rivoluzionario che por– ta Ia ribellione neHe caserme e nelle piazze e quasi ci spiace prendere 193

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