Volontà - anno XIX- n.4 - aprile 1966
L,1 no~tr.:i. fede-razione è divi::.~1 in due gruppi: nel nostro leniamo riunioni non 1·iunioni da ridere, non riunioni da confessionale-, ma riunioni veramente di lolla. Com~ ci troviamo esaminiamo i vari prnblcmi; esaminiamo i compa– gni che luttano nelb Spngna franchista, esaminiamo le lolle che si presentano ogni giorno sul campo s8ciale. Certamente non ~iamo contenti di quello che sta succcdimdo, che non ci dà prospettive di lotta Avevamo d:;i!O vit,1 a un nostro giornale m2. è stalo martellato di critic;.1 al punto che veramcnic abbiamo dovuto sospcnc\erlo, .:mchc pcrchè i fondi non ci hanno più pern1csso di stampado. Eppure ci scrivevano delle brave penne, con parole di ripresa, con parole di cultura g,,;ncrale ver~o la nuova generazio– ne, verso questi giovani che volevano conosn:rci. Ma purtroppo anche questo tentativo è fallito. Dcpo qualche tempo ne abbiamo fatto un a!1ro; ma la no– stra stampa ne ha p:.irlato male così male che ha dovuto essere soppresso. Pe– rò i giovani sono decine, fuori dal nostro movimento; capaci di scrivere, capa– ci di lolla, ma purtroppo !-;Onome~si alla deriva. D.: - Non vorrei che il mio riferimento a situazioni nuove, o la mia pn:visio– ne di ~itu:.izioni nuove porti a interpretar~ le mie parole come un'affermazione di attendismo im:rte e passivo. lo intendevo semplicemente dire che la nostra azione di oggi - limit21a alla propaganda, ai giornali che esprimono i nos1ri giud!zi sulle situalicni e le eventuali proposte <.li azione popolare mirante a sbloccare il chiuso dove ci troviamo; questa piccola attività ,rnch~ sul posto di lavoro, che non è lotta, come dicevi tu prima. ma luce per snebbiare un po' l'ambitntc - a un ccrlo punto venga a ricollegarsi con una ventata nuova, Su un ten-eno nuovo in cui possa allargarsi, in cui possa congiungersi con una nuova forza o una nuova corrente storica; la quale, riportando alla luce la questione sociale oggi accantonata, riproponga le prospettive anarchiche e le riesprima, naturalmente con uomini nuovi. Allora quegli anarchici che non ~ono morti sia fisicamente sia spiritual– mente, sapranno certamente inlenderc la nuova situazione e esservi presenti. Nel nostro mo\·imcnto si possono trovare tanti difetti e trtnti errori; ma io cre– do che tulle queste cose potrebbero anche essere !>u;:,c,atc se ci po:1essimo una prospettiva nostra, aderente al!a nostra aspir.:izione di rinnovamento sociale; per– cht: fin quando noi subiremo l'atmosfera imperante, intri::,a di problemi cti po– tere, di alternative di blocchi, saremo sempre in discordia. Noi non siamo sul nostro terreno, ci dividiamo per dei problemi che non ci riguardano, perchè provengono cb esperienze personali. Per esempic, la democrazia americana, op– pure i conati di a<;solutismo del clero in Italia. Un altro si scaglia in prevalen– za contro i rcp-imi comunisti, pc,· le loro manifestazioni di intolleranza nei con– fronti di idee che appnrlengono al movimento della storia operaia, alla storia del socialismo. Sono divisioni su problemi che non ci appartengono o per Jo meno solo in un modo subordinalo. Se invece noi fossimo attratti da una lotta di carattere sociale, tutti questi problemi di scelte, di prevalenze, di lotta contro un putere piuttosto che l'a!- 218
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