Volontà - anno XIX- n.1 - gennaio 1966

l' anarc~ismo nella concezione ~iMax Nettlau S EBBENE Nettlau sia stato essen– zialmente lo sloriograro delle idee e dei mov1men1i libertari, trJtlavia cercò frequentemente di porre in chiaro il suo modo di concepire l'anarchismo. Lo espresse jn una serie di saggi e arti– coli nei quali non dimenticava mai l'a– spetto critico del tema. Nettlau vedeva nell'anarchismo l'espressione cosciente dell'anelito umano di libertà in tutti i campi della attività individuale e col– lettiva; anelito che rigetta qualsiasi tu– tela, aspirando ad una condizione nella quale l'uomo possa sviluppare piena– mente tutte le sue attitudini e forze creatrici e nella quale il suo naturale sentire e pensare non si urti con al– cun limite. Tale aspirazione non sarà realtà se non quando il desiderio <li libertà dell'uomo sarà condiviso dai suoi simili e si baserà sulla mutua so– lidarietà, senza privilegi nè disugua– glianze irritanti di caste o classi. Ciò perchè ogni libertà, ogni diritto, anche quando siano rivendicati ed ottenuti con i mezzi più rivoluzionari, finiscono nell'oppressione e nell'ingiustizia, se di detti beni traggono vantaggio soltanto gruppi determinati e non la collettività in generale. Il significato storico del socialismo risiede - secondo Nettlau - in ciò che combatte l'ingiustizia economica e le sue inevitabili conseguenze nella vi– ta sociale, aspirando a fare dell~ sfrut– tamento comune i frutti del lavoro del– la società. Ma si deve tener presente che l'aspirazione più sincera all'ugua– glianza economica, conduce inevitabil– mente ad un'altra schiavitù, a volte peggiore, se si rifiuta la libertà indi– viduale e si tenta di costringere la mol– teplicità delle necessità ed ansie umane assoggettandole a norme fisse. Un so– cialismo senza libertà individuale non è altro che un modo di essere della tirannia, così come una libertà senza responsabilità personale e solidale ge– nera nuovi privilegi e ingiustizie. E' l'u– nione della libertà con la solidarietà collettiva quella che darà la soluzione ai problemi sociali che oggi affrontia– mo. Perlanto, coloro che rifiutano la li– bertà come un mero pregiudizio picco– lo-borghese, come fece Lenln, non ca– piranno mai nè il socialismo nè la giu– stizia sociale. L'esempio della Russia offre la migliore delle prove. « I movimenti sociali dal 1917 - scrive Nettlau - come llllli quelli an– teriori a questa data, nel loro insuc– cesso per il conseguimento di veri ob– bietti,,i socialisti, non dimostrano, in neJ.)Ull modo, che il sodai1::;mo risul– ta incompatibile con l'anelito umano di libertà., bensì elle u.n socialismo il quale non risponda a tale aspirazione noti è vitale anche quando ricorra e faccia affidamento alla violem.a ed al– la imposizione. Ciò perchè ogni organi– smo ha bisogno di una libera sfera di movimento, senza la quale il ristagno e la decadenza sono inevitabili. Ciò lo compresero tune le classi sociali, an– che quando ebbero usurpato il più 011- 11ipotente potere immaginabile. L'ansia di libertà contro l'abuso e il privile– gio, non è altro che la perpetua lotta 21

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