Volontà - anno XIX- n.1 - gennaio 1966
relativamente alle azioni reciproche. Infatti, in uno studio sulla conce– zione materialistica, Kautsky ha dovuto dare un posto all'individuo ne] proce..:;sostorico: . . . , L'imlivid110 11011 può creare ,wovt problemt per la socteta, benchè possa egli talvolta vedere dei problemi là dove nessuno li aveva travi– sti sino ad allora; per quanto concerne la soluzio11e dei problemi, egli è legato allo stessa modo, giacchè 11011 può utilizzare se non i mezzi che s0110 propri dell'epoca; al co11lrario, la scelta dei problemi ai quali si dedica, la scelta del punto di vista col quale egli ritie11e di risolverli, la la. direzione nella quale cerca In soluzione ed, iufi11e, la forza con la quale egli lotta non possono essere unicamente rico11do11e alle condi– zioni eco110111iche; tulle queste condizioni hanno influenza, se non nella direzio11e dello sviluppo, quanto meno nel procedere dallo stesso svi– luppo, nella maniera di realizzarlo, e, in definitiva, certamente, sul ri– sultato; in questo senso, l'i11dividuo pllÒ, nella sua epoca, contribuire e11or111emente». Bernstein ed anche altri revisionisti sono anelati ancora più lontani dalle primitive formulazioni della teoria, rifiutando oersino di accetta– re l'assoluta importanza dell'economia. Ciò che si puù rimproverare al cc1rat1erc non critico del materialismo economico è d'ignorare comple– tamente, appunto perchè si qualifica evoluzionista, l'evoluzione della "personalità». I marxisl! ortodossi difendono con tanto calore le leggi delle necessilà storiche chl! sono pronti a sacrificare l'iniziativa uma– na, la creazione libera, e dimenticano «che io, con la mia coscienza, con la mia conoscen::.a, sono anche storia» (Massarik, Le basi filosofiche e sociologiche del marxismo). Pur riconoscendo che lo spirito umano reagisce ai fenomeni che lo circondano, lo condizionano e lo determina– no coscientemente, essi non tengono conto dei mutamenti che si produ– cono col tempo nella natura dell'uomo e nelle sue capacità di reazione all'ambiente circostante. Essi seguono i più piccoli mutamenti delb struttura sociale e restano indifferenti ai mutamenti dello spirito e del– la volontà umana. TIprofondo rilievo di Marx secondo il quale «l'uomo a!~endo sulla natura esteriore, muta contemporanea111e11te la propria natura» - che è stato completamente dimenticato nello sviluppo dc+ la dottrina del materialismo storico-, questa dimenticanza cosciente o inconsapevole dei successi della natura umana e la sua semplificazio– ne an~ficiale in vista di «leggi obbiettive», tutto ciò è il risuftato incon– testabile d'una completa ignoranza dell'esperienza storica. Lo sviluppo del~a personalità dal punto cli vista del processo storico, cioè le azioni reciproche tra l'individuo, la società e l'ambiente materiale, è un fatto d'enorme importanza sociologica e tutti coloro i quali dilatano, ingran– dendole, le leggi della necessità storica debbono riflettere come accor– dare i successi della cultura materiale con i successi intellettuali cd eti– ci della personalità. 14
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