Volontà - anno XIX- n.1 - gennaio 1966
sta degli uomini, nè nelle loro idee sulla verità eterna, sulla gi~stizia ecer11a 111a dei cambiamenti di metodi cli produzione e di scambw; oc– corre 'cercarla non nella filosofia, ma nell'economia della stessa epo– ca». Engels scrive ancora: (< Non sono i proda li ori che comandano i mezzi di produzione, ma sono i mezzi di produzione che comandano i produttori». E' questo l'essenziale della teoria. I rapporti di produzione ed, in parte, i rapporti di scambio (Engels) rappresentano la base sulla qua· Je s'edifica la vita sociale. La religione, la morale, il diritto, la filosofia e l'arte non sono che delle soprastrutture di questa grandiosa base. Ho tralasciato, in questo breve cenno, la questione dcll'es~rema imprecisione e dell'espressione indeterminata circa i principi sui qua– li si fonda la teoria. Marx, Engels ed i loro successori si servono con– tinuamente della terminologia «rapporti di produzione», «mezzi di pro– duzione», «condizioni di produzione», ((soprastruttura)), «ripercussio– ne», etc., ma essi non ce ne dànno mai un'interpretazione soddisfacente essi non ci spiegano affatto il carattere proprio dei rapporti tra «l'esi– stenza e (da coscienza», tra «la base>> e «la soprastruttura»,. etc. Detta terminologia molto imprecisa è già causa di numerosi malin– tesi e di particolarissime interpretazioni della dottrina. I rilievi di alcu– ni critici sono perfettamente giusti: uno stesso fenomeno come causa può avere le pili diverse ripercussioni a seconda delle differenti sfere in cui detto fenomeno reagisce. Così, tra la causa fondamentale - l'econo– mia - e le sue «ripercussioni)) nella società, l'analogia non è sempre e– vidente poichè la sfera in cui si sviluppano quei fenomeni mette il suo sigillo sulla fonnazione delle ripercussioni. La prima critica che si può fare a questa teoria è che si tratta d'una affermazione completamente gratuita. In tutta la letteratura marxista non troviamo argomenti sistematici e convincenti. Tutte le affermazio– ni abitualmente si limitano a chiarimenti storici più o meno ben sele– zionati che debbono rifermare la grande importanta dei fattori econo– mki. La teoria deve essere accettata molto semplicemente (<come una fede». Benchè i suoi sostenitori non siano riusciti ad armarla di veri– tà, essi _però si sono affrettati a sottolinearne l'importanza ((pratica)). La teoria può determinare la politica della classe proletaria, diventare un « mito», cioè quakhc cosa che non si può dimostrare ma che si deve affermare soggettivamente. Inoltre, per la sua forma esteriore sempli– ce, essa apre delle assai seducenti possibilità in quanto racchiude il torrente en_ormc e caotico della vita in alcune formule molto eleganti e molto pratiche che però non intimidiscono coloro per i quali «le paro– le» sono sovente sostituite da «concezioni,), Peraltro, i sostenitori di questa teoria nella sua forma primitiva, non hanno alcuna attenuante, e, progressivamente, anche per i mate- 12
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy