Volontà - anno XVIII - n.12 - dicembre 1965
pendosi quindi, fanno il giuoco dei pre. «imperativo catcaorico. di Emanuele potcnli, degli imperialisti, dei falsi ari- Kant gli dà alquanto ai nenii, mentre fi. stocratici in completo contrnsto con gli losoficamente non dovrebbe essere cosl. aristocratici dello spirito: di Cesare, in L:1 realtà storica non può andai· soggetta una parola. L'l Grecia, maestra di Roma, ad impressioni lessicologiche e psicologi– fu soggiogata da quest'ultima appunto che, e l'odierna semantica, indirizzala ad per l'eccesso democratico a cui pcnien- owiare a questo ha la sua ragione d'es– nc, eccesso al quale era già penienuta a sere, sebbene le realizzazioni finora con– tempo di Socrnlt.! e che culminò con la seit'.uitc su questa materia siano piuttosto <'Ondanna e l'uccisione di lui. scarse. Tutto questo fu presente a Nicola Ber- Non c'è pertanto da credere che l'anar. djaevr, di cui vogliamo dire qualche co chismo mistico in Russia sia da restrin- sa; del Berdjacv che. nella sua autobio ~crsi alle speculazioni berdjacvianc, giac- grafia, si dc(iniscc egli stesso «anarchico c.:hè si traila d'un movimento che fiorì mistico~. Nel nostro paese l'accoppiamcn- J)Cr opera di alcuni intellettuali con il to d'un tale sostanti\'O con un tale aggct- cui pensiero il Bcrdjaev si trovò pen pn.-. ti\'o è cosa quasi da far sorridere gli a- sto in disaccordo. el suo saggio sul– narchici stessi. <lato che siamo troppo U· l'autoconoscen7 .. 1 (sanopoznànie) a cui e– <:i a considerare le ideologige sotto la gli dà il .sottotilolo di autobiouafia filo- base dell'esteriorità, ma gli slavi differì- sofica (òpyt filosòfskoi Avtohiografii di scono assai dai neolatini e dagli altri cui .obbiamo una buona traduzione italia- popoh d'Occidente, ancorchè, come ripe- na pubblicata dalla Casa Vallccchi, egli tiamo, gli uni e gli altri facciano parte dice che si scnil awersario dei fondatori dello stesso grande gruppo etnico e lin- dell'anarchismo mistico pictroburghese guistico indo-europeo. Ma noi non sia- fondato da G. Ciulkòv e da Viaceslàv Ivà– mo, in questa circostanza, del parere dei nov, poichè gli sembrò che questo mostras. pili, che fanno generalmente precedere se una disposizione troppo letteraria del• la leorica dalla pratica. la libertà, con scarsi rapporti con la «per- Ql!al'è il punto di partenza del Ber• sonalità•. Ora, se il Bcrdjaev avesse ri– djaev per la professione ideologica d'un \'Olio maggiore attenzione al criticismo anarchismo religioso? Come la maggior kantiano, particolarmente alla Critica del- parte degli intellettuali russi egli non ha fa lfogione pralict1, e seguito in tal modo molta simpatia verso i teorici tedeschi, l'esempio del nostro Martinetti, si sarebbe ch'egli reputa, tanto idealisti quanto ma· accorlo che la personalità, la quale impli• terialìstì, troppo ligi a posizioni deonlo- ca innanzi tutto l'autonomia, è da porsi in logiche che, secondo lui, sono pregiudi- «relazione diretta• con l'anarchismo, dato zievoli per il genuino sen$O della Jibcrlà che l'autonomia personale esclude conce!• Anche le critiche kanlianc soggiaccio- tualmentc e prnlicamente ]'imposizione au. no, secondo lui, a tale visuale, ed abbia• toritaria sul piano in cui trasciniamo la no mo l'impressione ch'egli si sia cccessh•a· stra esistenza. Chi potrebbe, infatti, mette- mente fissato sull'interprclazione ambi- re in dubbio che l'autonomia e l'aulorità gua di certi lcrmini, auribuendo ad essi SQno in pieno contrasto? una ponata d'indole esteriore ch'essi non Su Berdjucv esercitarono senz'alcun comportano. Per esempio, l'espressione dubbio grande impress.ione gli scritti del 713
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