Volontà - anno XVIII - n.12 - dicembre 1965

l'anarchismo mistico diNicola Berdja P ARLARE di slavi e particolarmente i populisti. la «intellig'1e111,ia• socialista di russi, fa ~empre piacere a noi rivùluzionari:i, che bei nomi di Marx e più «occidentali» di costoro, anche per- di Er:gels, accolse sì nel suo seno certi chè lo slavo in genere, benchè sotto l'a- elementi che non potevano certamente spetto etnico e glottologico faccia parte esser messi d'accordo con le radici so- de! gruppo cosiddetto « indo-europeo» a st<mzialmente anarchiche del nichilismo, cui quasi tutti noi apparteniamo, offre ma non persero mai di vista la persona- a noi una speranza di sintesi fra Occi- lità del lavoratore, la lotta da lui indivi- d~nte e Oriente, sintesi che se non è pro- dualmcnte sostenuta contro le angherie priamcntc sinonimo di •affratellamento» e le malefa!tc d'una burocrazia, di una mostra come il punto di partenza per sedicente aristocrnzia corrotta fino all'e- l'uomo non possa essere l'astrazione, ben stremo limite, d'un etero strettamente sl la concretezza personale, il sentirsi legato .illa confessione e, sovente, aJla dell'uno fratello dell'altro. Si obbiellerà parte piì.t abbietta di questa, vale a dire subito che quanto qui diciamo in sede alla superstizione? propedeutica non risponde alla storia contcmporam:a, poichè chi non sa che il comunismo, che ha fatto così grande presa sui popoli slavi è basato su dia– lettiche ideologiche alle quali l'indviduo appare strettmnente vincolato, anz,i in– caicnato? Ognuno è oramai a conoscenza che •dittatura» e «libernlismo• sono due termini che fanno ai cozzi. ma si po– trebbe forse anche dire che per il russo la dittatura bolscevica sorse per una spe– cie d'esigenza, che potremmo denomina– re o:masochi~tica», cioè per far sentire più profondamente e più penosamente al l'individuo il bisogno psichico e, in pari tempo, religioso della libertà, intesa co– me non coercizione dell'uomo da parte dell'altro uomo. Quanto sopra ci s;!m'.bra corrobor,,to dalla storia, nei periodi anteriori alla rivoluzione russa. Chi non ricorda (o non ne ha avuto nozione attraverso la sto– ria :-tessa) i nichilisti, la struttura del nichilismo magistrale descritta da Tur• ghènizv nel suo romanzo « Padri e Figlio Tutte cose sulla cui descrizione sono stati versati fiumi d'inchiostro, ma che a bella prima appaiono in perfetta anti– tesi. con l'islitu.done d,'una dillatura ferrea come quella che seguì la prima guerra mondiale. Però, indipendentemen– te dal fatto che la dittatura del proleta– riato in Russia fu originata da motivi po– liticamente tattici, soprattulto dopo una guerra sotto ogni aspetto mal condotta, essa non pervenne a disperdere i sensi del tolstoianesimo e dei panslavismo, del quale ultimo fu campione letterario Do– stojevskij con le sue immortali opere. Qui, prima di continuare il nostro di– scorso su pensiero esistenzialistico e a– narchico del Bcrdjaev, bisogna intender– si col pangermanesimo. Lo «junker.ismo» prussiano era volto alla conquista del mondo per il soggiogamento di questo .i!Ja egemonia tedesca, ossia all'accentra– mento, all'oppressione dell'individuo per la costrizione a seguii-e i metodi naziona– listici d'un determinato paese, della deut sches Valerland, giacchè nell'essere as- 711

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