Volontà - anno XVIII - n.11 - novembre 1965

m,:rnc:na u,rn liberazione completa dell'uomo cli fronte ai sistemi, alle routincs cd alle antiche abitudini che, in 1an1'anni cli virn, avevano disseccata in cs.w, l'immagina,ione, la scns.ibilità cd il pensiero. Si può cs~rc poeti senza a,cr mai scTitto un ,·crso cd esiste u– na qualità di poc!ooiada ogni parte. li nulla J>OClicodei ,;ccoli cosiddetti clas– -.ici è la conscgucn1,.;.1del ricorso parti– colare a quel mer.wiglioso istrumento c-he e la metafora. A for,m di \'olere p~rfczionarc l'abi– lità um~rna !.Cn•endosi delle mcdessime regole, l'arte era arrivata 3 non essere :-iltro che un insieme cli riccuc. 11 sur– realismo ha buttato 1u1to all'ar·ia e, atlraver,o le rcvine elci palazzi della retorica e cld ,entimentalismo, ha da– to , 11.1 ~1 novelle fogliazioni. Questa giungla cli erbe selvagge, le cui radici at1ingcv::ino la loro forza nell'incoscien– te e le cui fonnc bi1,arrc sconcerta– vano la bol::inica ::ibiluale, fecondò - come dice Albfrè~ - i campi di calci– naccio abba11u1O dove erano state ele– vate le coslru1ioni sempre più grevi di una civiltà caduta nel più volgare trantran a fon.a di umanesimo raziona– le. Jn conclusione, si trnlla d'imparare a vedere le cose come noi crcdfr1mo meglio: secondo la nostra libertà. L'oc– chio esiste allo stato selvaggio. 11 sur– r~alismo sottrae l'oggetto al suo uso abituale; e,;:so allora sembra nuovo ed inedito, e nello stesso tempo apre una breccia in quel muro cli apparenza che ci impedisce la vista. Si traila. secondo Rreton, cli rimontare alle sorgenti del– le immapin::izioni poetiche e di rima– nervi. Così !lllla la falsa sensibilità di cui la onssata cullura aveva impregna– to l'universo, tutta la patina e tutta la 626 sporci7Ja che avevano oscurato la vi sta degli uomini, s.arebbero ripulite c lavate. Attraver::.o nuovi procedimenli, i!ooJli– rati so,·ente al frcudbmo, il ~un-cali– smo è pen·enuto a dare la parola ad una realtà, incccrcnte in app;.1ren1.l, m<' più \'era, più originale e anche più commO\'cntc della seconda realtà che continua ad edificare lo spirito coscicn• te, arrirnndo così a rinno\"arc la iecni– ca dello stile e dcll'c!.pressione, Pur• troppo fuori dell'ambiente parigino, l'influenz.a surrealista pare che che ~i..1 arrivata troppo tardi, ~otto la sua for• ma di documentazione, negh ambienti letterari stranieri, e proprio qurmclo i gruppi che si erano formati stavano per sciogliersi o avevano perduto mol– to della loro vitali~à. Se, per Mauricc Nacleau, il surrealismo è un movimcn- 1O antipoetico e :rntiartistico (la pit• tura surrealista, secondo lui, non ha C'he il valore di un'allucinazione), biso– gna dire che dato vita ad una nuova forma di letteratura, di poesia e di pit– tura, abbastanza in1eressantc, anche se lontana dalle speranze che a,•eva crea– te al suo nascere. Ciò che non ha pro– gredito, è la conoscenza dell'uomo, c~c sj sen·e della propria ragione e delle proprie logiche facolt~ per tentare di C'ambiare il mondo, ma che. è impo– tente a modificare se stesso. Altri cri– tici sostengono che il surrealismo è un mO\•imento nato morto, condannato 3 restare sparso, personale, ma non me– todico. In ogni caso, nota in definitiva Cassau, è il genio di Brcton che rappre– senta tutta la ,,oJontà specifica del sur– realismo, della sua parlata e della sua passione, (Traduzione di J. ~-1.) JI. JIERSCOVICJ

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