Volontà - anno XVIII - n.8-9 - agosto-settembre 1965

Sessuo.litèL e intelligenze,. S ONO due termini che nel proble– ma, implicitamente, si devono ri– tenere sempre congiunti. Non solo per il fatto - del Lullo logicQ e naturale - che i fenomeni in genere devono essere razionalmente studiati, e non semplicemente osservati, ma anche per lo stesso carattere delle due energie in causa: cioè della cnl!rgia erotica e della forza intellclluale le quali, ad un primo esame sembrano antagoniste, e tuttavia finiscono col rivelarsi assolu– tamente complementari per la base in– declinabile della natura umana. Il problema è antico, ma sono oc– corsi diversi secoli prima che il pen– siero riuscisse ad intravedere quale po– trebbe essere la giusta impostazione del problema; e melliamo il verbo al • condizionale• poichè, nonostante le prQfoncle indagini psicologiche già ope– rate, si esita alquanto nell'accettare certe verità troppo «penetranti ... In un recente articolo del compagno Gionaia (I) viene appunto espresso il desiderio che tali problemi non ven– gano seguiti dal • solito silenzio sepol– crale •. Da parte mia, e per quel poco che posso collaborare in merito riten– go utili alcuni chiarimenti d'imposta– zione O introduttivi intorno a cotesto problema sicuramente mollo comples– so. La «dinamica• sessuale della specie umana certamente si differenzia al- (I) Anarchismo vecchio e nuovo • « Volo111à Giugno 1%5. quanto come condotta e come carat– tere da quella delle altre specie ani– mali. Queste non cQnoscono lo spintrla, quella figura affascinante e repellente ad un tempo, che già dagli antichi più raOìnati fu definila « inventore e mae– :,tro di lussurie•. La sessualità dell'a– nimale è sempre legata ai cicli natu– rali delle stagioni, all'alterna pressio– ne dell'istinto, della finalità per così dire, della specie. L'uomo, invece, si è alquanto staccato da una simile con– dotta naturale e si può ragionevol– mente pensare che un tale distacco coincida coi primi albori della civiltà. Gli uomini senza nome della preisto– ria, sempre in lotta con la fame, con le belve e con l'ostilità dell'ambicnle, non a,•evano certo tempo di escogita– re •raffinatezze• sessuali al di fuori di quelle istin1ivc. E' stato scritto che I'« intelligen1.a • distingue la sua facoltà di saper « sor– ridere», virtù che realmente non è CQn• divisa da nessuna altra specie. Con que– sto però non intendo bollare a priori e come peccato la «trasfigurata• ses– sualilà dell'uomo, in quanto risultante di una complessa evoluzione sociale: quello che è da deplorare è il consa– pevole o intercssuto dJsintercsse - si può dire con un appropriato bisticcio verbale - verso le profondità più si– gnificative dei problemi sessuali; e d'al– tra parte bisogna pure badare a non cadere in una valutazione esagerata in senso opposto, a credere cioè che nella questione sessuale sia riposta la chia– ve magica atta a risolvere autçmatica- 493

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