Volontà - anno XVIII - n.8-9 - agosto-settembre 1965

Il sindacalismo nel Venezuela I L SUSSEGUIRSI delle dittature - di cui è piena la storia del Vene– zuela da quando, paradossalmente, i suoi abitanti ~i batterono per liberare l'lndoamcrica dal gioco spagnolo nei primi lustri del secolo passato (I) - non ha cons~ntito lo sviluppo di un movimcn10 operaio, come è avvenuto, nel Messico, in Argentina, in Brasile, etc., dove si è avuto l'apogeo delle or– ganizzazioni operaie. I momenti più favorevoli per la for– mazione e l'incremento dei sindacati in America coincisero, in Venezuela, con la presenzo della più feroce dittatura, quella di Juan Vincente G6mcz che ti- 1·anneggiò, quale assoluto padrone, su un paese da lui trasformato in azienda personale straordinaria sulla quale e– sercitava il diritto di vita e di morte, nonchè il jus prlmae noctis. La ditta• tura del generale G6mez durò 27 anni, dal 1908 al 1935, anno della sua morte. E' chiaro, quindi, che tutto quel pro– cesso di gestazione sindacalista a1>0li– tica offertoci dal proletariato organiz– zato in Argentina, a Cuba, nel Messico, in Brasile, nel Perù, in Cile, in Bolivia, etc. cd a11che, in alcuni di questi paesi, l'interruzione del detto processo a cau– sa dell'urto della Rivoluzione Russa alla fine del secondo decennio del se– colo attuale, non ebbero modo di ma– nifestarsi nel Venezuela, dove il regi– me « geomccista » non c9nscntiva nes– sun tipo di organizzazione d'impronta ( I J In Vcn.:,ucla, i colpi di Stato sono srnti tanto p,:!riOdici che, per la prima volta, è con Rom\110 Bctancourt che si ha un incarico por– tato a termine nel 1963. progressista e dove, inoltre, l'artigiana– to - giacchè l'industria era pralica– mentc inesistente - non rivendicava, come una necessità imprescindibile, la strul!ura sindacalista. La tolleranza dei dittatori - Cipria– no Castro prima e G6mez successiva– mente- non and;;1v.ial di là di qualche associazione di mutuo soccorso che, con scopi di solidarietà cd a somiglian– za delle società mutualistiche create dagli emigranti spagnoli a La Habana, a Buenos Aires, a Porto Alcgrc, a Montevideo, ecc., si affacciava timida– mente nell'ambiente di sogge2ionc del– la capitale e delle città di provincia ciel Venezuela: « Sociedad del Amparo Reciproco .., Società « Vfnculo dc la Caridacl •, Società « Divino Reden1or », influenzate massicciamente da ... odor d'incenso. Quando gli alleati, nel 1919, costrin– sero la Piccola Intesa a firmare il trat– iato di Versailles, gli :lnclili progres– sisti, contenuti duranle i cinque anni di carneficina, si espansero in Europa e si pensò ad una Società delle Na– ;doni che potesse dirimere i contrasti a tavolinQ invece che con le armi. Con– temporaneamente, venne creato l'Uffi– cio Internazionale del Lavoro, con lo scopo di frenare le volontà rivoluzio– narie che, in un certo momento ed at– traverso l'Associazione Internazionale dei Lavoratori, si fecero sentire forte• mente nell'ambito europeo. In Venezuela, senza merito di alcuna specie. si venne formando 1'0.1.T. (Uf– ficio Internazionale del Lavoro) a di– scredito di esso ,1nchc se per la sod– disfazione del generale G6mez, grande 471

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