Volontà - anno XVIII - n.8-9 - agosto-settembre 1965

gi:: i.rr :.cntoassenteista e dedicano tutte le loro energie ai fini di un egoismo indivi– duale o famiglicrc. Tutta questa gente, alla quale è venuto a mancare un motivo umano e ideale nella vita, teso all'evoluzione ed :il perfezionamento dell'ambiente sociale, di\·enta, a sua \'Olla, la vittima di equivoci politici tesi pazientemente dagli immancabili uomini della provvidenza. Risulta quindi di una ceria evidenza la responsabilità delle élites di potere che, con la loro opera, generano: co,·ruzione, qualunquismo, egoismo, e quella specie di miracolistica attes,, che porta le mnssc ad essere continuamente assenti dal dialogo politico e sociale. Naturalmente, tutti coloro che, come gli anarchici, si propongono l'ingrato lavoro di aiutare il popolo a pervenire all'autocoscienza ed all'autogoverno, sono tacciati di infrmtilismo (a parte le altre numerose denigrazioni) cd additati a!Je masse come clementi da scartare, pcrchè solo loro, i capi, sono i detentori delle \'erità l"ivclatc che vanno seguite con fede. In una la le situazione non credo ci sia bisogno di insistere per .scoprire dove si trovi il triste retaggio dell'infantilismo politico. Occorre piuttosto trovare i modi per aiutare l'uomo a ritrovare se stesso ed a svin– C()farsi dalla religiosità politica facendolo inoltre cosciente dell'assurdità dell'apatia politica, la qu,ilc gioYa solo ai tiranni. CLETO CAMPANA Sull'insegnamento della filosofia S APPIAMO come Schopenhauer, il gi-ande pessimista che credè d'a– ver Jrovato un rimedio al pessimismo mediante l'ascesi e l'arte, ambisse pu– re lui a diventare cattedratico di ruo– lo alla pari degli altri professori a lui invisi: di Fichtc, di Hegcl, che combat– tè sovente con ingiuriose parole, di Herbart e cli Schclling. I suoi Parcr– ga und Paralipomena, in cui è com– preso il suo scritto intitolato Ueber die Univcrsitaet~Philosophle, ne sono una conferma che solo può sfuggire a chi non sia addentrato nella storia 456 del pensiero. Contengono tuttavia al– cuni passaggi di carattere generale, .;. venti non poca alluale importam .. a, di– rclti contro i filosofi conformisti, pas– ,;;aggi che toccano non pochi dolorosi tratti nell'insegnamento della discipli– na delle discipline. Innanzi tutto dobbiamo intrattener– ci per un momento sulla mentalità che anima il discente e il èocente in maLeria filosofica. Sembrerebbe a bel– la prima che l'uno e l'altro fossero i· dcalmenfe inseparabili, ma se c'è una materia in cui la direzione ideologica

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