Volontà - anno XVIII - n.6 - giugno 1965

SE MUSSOLINI .. L A STORIA certamente non si scrive con i «se•. Tuttavia, da 1111 pò di tempo ho una voglia malta di porre la seguente questione: «Che cosa sarebbe avvenuto se Mus– solini non fosse entrato in guerra?». «Se?» Ma è già Sllllo risposto. «Il grande errore di Mussolini - scrive un gior– nale - fu quello di dichiarare la guerra alla Francia•. E l'altra se, ima 1ras111issione televisiva, pesando «comprensivamente» il pro e il contro, ci ha present<lto il Duce co111e wi po1•er'uo1110, in fondo 110n troppo cauivo, ma pi11110s10 debole. La trasmis– sione 1er111inava con u11 particolare commovente e ben degno della nostra epoca: sa– pete perchè Mu_çsolini m1dò scioccamente a farsi arrestare ed a farsi mnniazzare a nongo, invece di restare a Milano dove il cardi1wle Sclmsler gli offriva 11n riparo si– curo? Perchè non voleva abbandonare Clara Petacci. la sua c111ante. «Ecco un fatto eh(.! farà perdonare molte cose», cvncluse l'ineffabile AmlrC: Gi/lois. Certamente le vit1ime del /l!scismu italiano han dovuto s11ss11ltaredi commozione 11el!e loro 10111be:come pote.r voler male a un 1101110 simile, degno della Stampa Sen• 1i111enra/e?! Ma, chi pensa pili alle v111i111e del fascismo? Verso il '24, al/orq11andu Hitler era wt capobanda sconosciuto in cerca d'un mudeflo, il mondo apprese quello che era 1ia•o in Italia: 1111 n10vime11to sfccciatamente dichiarato di violenza e di terrore. Per– secuzioni, deporrazioui, torture, delitti. Dei martiri: Malleotfi, Amendola. Dei testi– moni: le migliaia d'ltaliani che fuggivano dal loro ,,aese, che raccontavano dei crimini che parevano in::::redibili,ma ai quali nondime110 bisognava /Jen credere, ché le Camicie Nere stesse se ne va11tava110.A questi racconti, molti freme,,ano di pietà e di rabbia. T1111avia fa •bra,,a gente» - la innwnerevole «brava gente» che pullula in Francia e elle avrà eternamente fo nostalgia del p11g110di ferro - esultava. «Ah! - chiocciavano i nostri piccoli borghest1cci - è ben fortunata l'Italia! Eccolo infine un uomo capace di domare il popolo!». Ed andando in soll11cchero: .. Ai makontenti rompe la testa!» E sogghignando· «Agli oppositori sapete che cosa fa? Fa bere loro dell'olio di ricino! Ah.' mia cara, sì che questo è 1111 uomo!». Quindici anni dopo, bisognò co111unq11edisilludersi. La •Pugnalata aJ:a schiena» non era davvero eccessivamente gentile, specialmente da varte di 1111 uomo ul quale era stato dato rullo quel che voleva in Etiopia e nella Spagna. E per la verità, quando il Duce ricevè la spavemevole paga dei suoi deli11i, non ji esitò ad esclamare: ~E' quanto meritava!» Ma oggi ... oggi, o mi sbaglio di grosso O la riahi/irazione sta co- 111inciando. llna piccola frase, pìt11tosto insidiosa, sta preparandoeela: .. Hitler è- stato il cattivo genio di Mussolini». Ah! questo Hi1ler che meraviglioso alibi per certuni! E' stato il Genio del Male, è veru. Allora, {ìcchiamolo alla svelta nelf'infemo, via. 1 E' 1m Errorei mado.-nalc del «Pugno di ferro» sul quale vogliamo ben convenire (non wtti, del re– sto.') Ciò però permei/e, fra l'altro, di indulgere verso M11ssolini, di111entica11elosem– p/iceme11re che Hitler lo ricow,bbe come suo maestro. Poichè i11dulgere verso Mussolini v11of dire ammettere che l'uomo dal pugno di ferro p11ò, purtroppo, esagerare (e me/- 327

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