Volontà - anno XVIII - n.5 - maggio 1965

Olfrc la scssuofohia FEMMINOFOBIA Il contributo che ha portato L. Dc Marchi col suo principio della • sessuo_ fQbia•, è quello di aver posto l'accento, in un rinnovamento rispetto ai sessuo. loghi precedenti, si.:IJ'aspctto innaturale del!., mancata soddisfazione dell'uomo e della donna nell'auo sessuale, sui grandi danni sociali della repressione dell'amore libero, e sulla tragica scis– sione tra sessualità e affcllività, Ma questo principio della sessuofo– bia è, come dimostreremo, unilaterale, perchè, volendo dìmost .-are che anche l'uomo è represso, non spiega, oppure minimizza, la diversa e opposta posi– zione, nella società patriarcale, di fron. te alla sessualità nell'uomo e nella don– na, al comportamento sessuale dell'uo_ m9 e della donna. Questo mancato accenlo sulla fon– damentale diversità di atteggiamento nella nostra società, tra sessualità nel– l'uomo e sessualità nella donna, sem– bra partire d::i.una mancata premessa chiarificatdce di come si svolga la di– namica della sessualità. Noi, per cominciare, distingueremo nella sessualità due istinti sessuali op– posti, cioè ccn finalità diversa, anche . se destinati a integrarsi. 1 11 p1inciplo o polo maschile, il principio o polo fem– minile. La confusione di Dc Marchi è evidente anche quando egli parla di o– mo~essualità perchè egli non tiene conto della diversa cd opposta conce– zione che c'è, nei rapporti omosessuali, tra «attiviLà-mascolinità• e «femmini– lità-passività». Questa chiarificazione e distinzione è per noi essenziale, e ci fa capire tante cose. In che consiste il principio maschile? Come tuui sappiamo, esso consiste nel– l'impulso sessuale dell'uomo a penetra– re nella donna. In che consiste il principio femmini• le? Consiste nell'impulso sessuale, che prova la donna, a rarsi penetrare, a ri– c;evere dentro di sl: l'uomo. Pur con questa opposiziQne i due principi si integrano, e isolati non a– vrebbero ragione di esistere, perchè, per esempio, non si può ammettere im– pulso ad entrare dentro, se non si am– me11e nello stesso tempo l'impulso op– posto a farsi penetrare. Se il principio della sessuofobia di De Marchi fosse del tutto valido, l'at– teggiamento di fronle ai due principi sessuali dovrebbe essere lo stesso, di uguale ripudio, vergogna ,e di eguale repressione. Senonchè noi, esaminando la nostra realtà sociale, vediamo che l'alleggiamento di fronle ai due poli sessuali nQn differbce solo marginal– mente, ma in una opposizione formida.. bile e sbalorditiva. Se si indagano tutti i fenomeni so– ciali nei loro meccanismi psichici, si riesce a individuare che quello che è maggiormente o esclusivamente paven– tato, tranne poche eccezioni, è solo la estrinsecazione e la libertà del princi– pio femminile del rorsi pene! rare. Si vede, in una oppQsizionc totale, che tutto ciò che è valido per l'uomo, per la donna non lo è. Di fronte al matri– monio è tabù solo la verginità clella donna, non quella dell'uomo, perchè 311

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