Volontà - anno XVIII - n.3 - marzo 1965

Lettere dai lettori Mondialismo comunitario Ri-.po<,laa M. A. ADELAIDE MALGARINI SUl,lllARIS\10: do11ri11.1 lKK:iol011lca J,t qu1lr, parlt"ndo dalla con11rll1U'.I0- 11e 1;hr ogni allo lndl,,Jdualc tua con• 1e11,11enu socl:,11 e d1c pt'rdò, 1mch11 hHll\>Clllkntcml'nlc 1l,;11la noatr.1 \'0• lonlll, eslslc una 10Udar-lclll umana, consh\era quc51o com..- b.lM' della c:nmhcnz..a ...xWc. Ogni lndh1duo quindi h.l l'obbll10 di p.i.rlttlparc all'optrn ed al bl.'ndsere gcMnlc. Ouc~ta in ,ostanza e la dcfini;,ione chc la -;ociolowia d;\ del conccllo di sulidari– !>mo. Un rillc-.w (bcncht' non incem,mabilc) lo abbi:lmo anche nella nostra Co~titu,io– nc: • Ogni d11adino ha il do\·erc di ,,ol• gcre, ::.ccondo la prnpria possibilita e la propria .,celta (?) un'a11i,i1a o una fun ,ione che concorra al progresso m;:11cria– lc o spirimalc della società •. Il corollario, ~econdo il quale non c'è fallo altrui che, posithamen1c o ncgali\a– mcntc non -.ia anche fotto nostro•. è ri– <,pond~ntc al \'ero. Co~i. il fenomeno del– la disoccupa✓ionc non :,ailanto colpisce il disoccupato ma tulla la collc11hità, e non solo pen:hi: è la collctthità a pagaie, at– tra\'c1·-,o i tributi, le indcnnita e ogni al– tra spesa rclati\"a alla di30Ccupa1.ionc, ma anche pci-chc subisce un'altra e\ idcnlc con-.cgucnta, quella di una minore produ- 1ione di beni e quindi di una magg101-a– ✓ione dei p1-cni. Accade un dbastro fc!rr0\ 1 iario, a cui personalmente noi siamo estranei; chhe– nc qui -,i ua11a soltanto di danno mag– gi1'.eo minore, ma non che noi ne !ii.uno a-, 3 olutamcntc indenni per il 3010 fotto che l'c,cn10 abbia colpito dirc11amcntc JXl"'>0nce cose Lhc non ci ngu::udano. In– fatti il patrimonio fei-roviario e costituito e m.rntcnuto a 3pc<,e della collclli\ ità. E' mmc il caso delle impo<tle dirc11e e in– direlle: non dobbiamo credere che paghia– mo unicamente le imposte della cartella esattoriale, petche, an✓i, le imposte indi– rette, od occulte, superano di non poco quelle indirette. In ogni modo. ci sarà o no un confine tra l'interesse pri,ato e quello pubblico? No, pcrchè tutto è sociale. Lo studente che non trae prolitto dagli -,tudi - a par– te che a suo tempo potrebbe perciò non es'icrc un buon h1.,·oratore - non nuoce soltanto a sè 111:1anchl! alla collettività perchè L' la colklli\ità (di cui fanno par– te anche i suoi pucnti) che ,;;osticne le spc3è anche per 1°1<;tru7ione Abbiamo \ isto sin qm due 01·dini di fot– ti. con conscgucn✓c sociali: folli pubblici e falli prfrati, tacitamente intc<;i però ce> mc circoscritti, al massimo, entro i limiti di una colletti\ i1à na7ionalc. Ma forSc che il solidarismo ha confini nazionali? N:>, perchè anzi, sotto qu.·sto 1iw,lrnrdo, esso coincide col co..,mopolitic;mo. Con tutto ciò possiamo dire di aver , i– ,;to finora il solid:Hismc <,olo nei suoi a– spelli panoramici. mentre per una visione dcllagliata -.arà bene l"icordarc l'applica• ✓ione che altre ,ohe se n'c fatta, nel sen– so C'ioè di con-.iderarc la socicta umana come un'azienda di proprietà di tutti i d11adini. E in questo ca30, fra teoria e pratica, emergono tali e tnnte differenze da sembrare imerosimili. Esempio: i tedeschi ,•anno in visibilio per aver decinrnto la flotta britannica: o ,·ic~\'Crsa. Stando alla pratica tradiziona– le, che in questo caso è una bardatura di 189

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