Volontà - anno XVIII - n.2 - febbraio 1965

(segue dai numeri precedenti) I CLASSICl DELL'ANARCHISMO Indaginesulla giustiziapolitica LibroIV Principidiversi CAP. SECONDO - LE RIVOLUZIONI 3 - Le asso~iazioni politiche. Natttralmcntc sorge a questo punto la questio– ne CH"ca la convenienza delle as:.,ociazioni popolari il cui scçpo consiste ncl– l'effettua,·e il mutamento delle istit11zio111politiche. E' da notare che, nel caso, ci riferiamo alle associazioni v<.:lontarie di alcuni membri della comunità, de– stinate a d:ire un certo peso cd una cena influenza a!le opinioni sostenute da detti membri, peso ed infl'.1enza che invece non hanno g!i individui isolati e non federnti. Questo problema, quindi, non h:i nulla in comune con l'altro consi– stente nel fallo che, in ogni società bene organizzala, ciascun individuo deve a,•cre la sua purtccipazione ianto di natura deliberativa quanto di natura ese– rutiva; ciò perchè, essendo la società un complesso suddiviso in dive1·se seLioni e dipartimenti, l'importanza sociale cli ciascun individ110 deve avere la sua debita espressione, in accordo con le regole cte1l'irnparzialità, senza privilegio alcuno, e senza l'arbitrario accordo di un'associazione qualsiasi. Quanto alle associazioni politiche intese nel senso an,ddetto, esse offrono materia di obiezioni che, sebbene non implichino una condanna indiscriminata delle stesse, tendono a ridurre, quanto meno, il nostro interesse per la loro costituzione. In primo luogo, k rivoluzioni si originano meno dalle forze di insieme del popolo che dalla concezione degli uomini dotati di un certo grado di conoscenza e di spi,·ito di riflessione. Mi riferisco, evidcnt\:mente, all'origine delle rivolu– zioni, giacchè è indubbio, d'altronde, che le rivoluzioni sono alla r:n fine dc• te1·minate dalla volontà della grande maggiornnza della nazione. E' proprio 'della verità la diffusione dei suoi princìpi. Ma la difficoltà consiste nel distinguere questi principi nella loro fase primitiva e di presentarli poi in una forma tal– mente chiara ed inequivocabile da ricevere il consenso generale. Questo compito spetta - per forza di cose - riel un ridotto numero cli p'ersone. Così com'è oggi la società, gli uomini si dividono in due c<1tcgorie: l.:1 prima composta di quelli che dispongono del tempo necessario per lo studio, e la s'econda composta di coloro che, sotto la costante pressione delle loro necessità, sono sottoposti ad un continuo lavoro material'e. E' certamente .:tuspicabile che quest'ultima catc- 107

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