Volontà - anno XVIII - n.2 - febbraio 1965

l'Istituto erano la <,ua stessa vila. Egli colmava la i.::asa (4). E le cose più in– significanti in apparenza assumevano valore ai suoi occhi poichè si trattava dell'infanzia. Non rosicchiarsi le unghie, per esempio, è importante, ed i « ro– sicchiatori » trovavano in lui un'oppositorc perseverante cd originale. E' pure importante che i lacci delle scarpe dei piccoli siano bene allacciati: e non esi– tava ad abbassarsi paternamente per insegnare loro a fare il nodo pratico. li bambino deve avere il naso asciutto, e Paolo Robin, coscienziosamente gli mo– strava l'uso efficiente <lei fazzoletto. Saper sen,irsi della mano sinistra è utile ed egli invitava i «destri» a non negligere l'uso della loro sinistra, ed i « si– nistri» ad esercitare la loro destra. I polmoni dovevano funzionare senza difficoltà alcuna e vie1ava alle ragazze l'uso, allora alla moda, del bu'ito e, a tutti, in classe, le braccia incrociate, tenuta ordinaria delle allieve nelle scuole elementari. Aveva cento co!1sigli o sistemi, che egli dispensava ad ogni evenienza, pro– prio, secondo lui, per risparmiare tempo, per limitare lo sciupio. Fare ad esem– pio un pacco in maniera che si potesse slegar·e senza perdita di 1empo, tenere un libro senza sciuparlo o macchiarlo, piegare una carta in maniera da poterla consultare in marcia comodJ.mL'nte, scopare solleKrndo il meno possibile di pol– vere (5). Lo stesso per piccoli procedimenti che egli indicava a tutti, in vista dell'ordine, d>::!llabuona economia gencrak, del benessere comune. Egli non aveva alcun rispetto per le mode, segnatamente per la moda dell'abbigliamento, così spesso assurda e dispendiosa. E non pcrchè tenesse ad una tenuta trascu– rata, ma perchè ai suoi occhi le sole civetterie valévo\i erano le comodità, la semplicità, la pulizia. Si opponeva pure ai fronzoli, agli ornamenti reali, o so– fisticati, del viso, degli indumenti. Per lui, senza pen5icro della sua maestà di– rettoriale, indossava la blusa o il grembiule e l'inverno camminava con gli zoc– coli. Erano rari i giorni nei quali non apportava, al mattino, qualche idea nuova da realizzare. Lo si vedeva venire di buon mattino, sulla via del suo villino, barba e berretto al vento, marciando a passi nervosi e rapidi, stringendo sotto il 5UObraccio delle cartelle rigonfie di carte e oggelti. Articoli, disegni, qualche piano per costruire apparecchi dimostrativi o dei giocattoli, o giochi moltipli– catori, unc'I.utilità divertente o vantaggiosa di ritagli di bboratorio; una inge– gnosa invenzione pratica scmplilìc~wa la manutenzione di qualche oggetto; un itinerario di escursione, un programma di una festa, 11n piano di edilizia, un progeuo, per esempio, di piscina o di skating-ring, ecc.; qualcosa con cui ali- (4) Così ~cri\"C\'a nel 1385, qu:mdo Ja minaccia reazionaria ~ta\".l prc-scnte: « ••• E quindi lrnscl• nare mediante un lavoro sen7..a inlerruzione, la eondotla di un'opcr,. che bisogna portare a tutti I costi a buon fine, ml ha arratlcato. Spesso lo soccombo 11! compito. E ciò 11onosta1\le ho a11eora agglunlo degli 11ccessorl gravosi, una propaganda pollllca dove la mia rede uon ml sosUene che a metà ed una propaganda musicale che da sola sarehbe di già tutta un'occuparlone ... Andiamo avanll sempre fìntantochè anche noi non abbiamo acquistato Il rl1)oso della morie•· (I Qubdcrn.i dei fanciulli). (S) Cominciò a Ccmpuls d('g]i esperimenti per la fabbricazione di un .ispirapolvere. Il problema fu risolto grazie al progresso della tecnica dcttrica. 101

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