Volontà - anno XVIII - n.2 - febbraio 1965

lando una buona parte delle sue convinzioni sull'altare della Patria e della Repubblica (2). Ma questo « sacrifìcio" avvenne in lal maniera .:.hc i <;uoi allievi senlirono pcrfe1tamcntc che ~e Robin amava il suo paese non era pcrchC odiasse gli altri. e che se sosteneva la repubblica ciò non era per l'mnmirazione del regime, ma per la speranza, un pò meno meschin<1, in un.:i socicHt più fraterna, più giusta, pil.1umana. A pe,·corrcre gli annali di Cempuis, non si vedrà alcuna critica dircua, nep– pure ullusioni antireligiose, ma, in compenso si leggerà delle professioni di fede ncttamen1e ostili allo sciovinismo, risolutamente anti-militariste o anti-belliche, improntale, malgrado lutto, da questo a-patriottismo totale che occorse, nono– stante, raffrenare. E si vedrà ancor più chiaramente che se Cempuis fu un isti– tuto senza dei, non fu pertanto senza morale e che que<;ta morale era biologica, utilitaria, edonista (3). li bene e il m.:ile non possono essere determinati eia rivelazioni divine o da astrazirmi nebulose. Non c'è altro criterio positivo per giudicare un atto se non mediante la sua utililà, la sua gioia, la felicità che ne scaturisce. Quello che è vero, ciò che è utile, ciò che tende a migliorare l'uomo. 3d elevarlo fisicamente e moralmen– te, a renderlo felice, ecc:o ;J bene, il morale. Al contrario ciò che è falso, nocivo, ciò che diminuisce o abbassa l'uomo nel suo corpo o nel suo spirito, ciò che lo rende infelice, ecco il male, l'immo– rale. L'utile non esclude, nor.dimeno, !'(']cvazione dei sentimenti, i'ideale; questo s'identifica con la bontà, con la verità, con la bellezza, con l'arte, col piacere, con le sensazioni gradevoli, con i godimenti delicati. Il nocivo risiede nella cat– tiveria, nell'igno1·anza, nell'errore, nella laidezza, nella fatica fisica e morale, nel. la sofferenza. Per essere giusti e buoni non c'è bisogno di credere nella vita futura; per sostenere b coscienza, nessuna chics.:l, nessun culto, neszun rito è necessario. Basta sperare per gli uomini un nvvenire più felice. La religione, la virtù, con– sistono nel preparare questo avvenire, nel non nuocere ad alcuna persona, nel ricercare la più 4randc utilità generale. il pii1 grande sviluppo fisico e mentale degli individui. Praticamente, Paolo Robin tenta di creare un ambiente nel qw1- le ciascuno abbia interesse alla felicità di tutti e nessuno abbia vantaggio a nuocere gli altri. Ciò comportava l'esercizio di virtù cardinali, come pure delle (2) Nel 1885, il primo scrutinio delle elezioni lcgi'>lati\.'c Fece 1cmerc il trionfo del conservatori. Paolo Robin prese parte coi suoi collaboratori alla campngna elcttorntc, percorrendo il Cantone di Granclvillicrs cd i capoluoghi vicini, contribuendo molti~'>imo, rol suo amico PJolo Guilhot, alla disfoua dei clel'icali nel distretto di Bcauvais. (3) Per precisare l'atlcggiamcnto di Pnolo Robin e per illustrare i principi morali che adottava, dovrei riprodum: qui gli articoli che pubblicò nel Bollettino dell'Istituto. Ma ciò significherebbe ingrandir,: questo saggio. Segnalo, fra gli .iltri: U-Onté envcrs lu anlmaux (1888) dove si manifesta un malthusiano che propone una mor.ile biologica; • L'Ewml (lf94), protesta contro il patriottismo rc\.'anchard, scriua nel momento in cui tutta la stampa conduceva una campagna contro Ccmpuis. 98

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