Volontà - anno XVII - n.12 - dicembre 1964
L'abuso della dollrina della fiducia ha dato luogo, forse, a maggiori d1· sgrazie per l'umanità di qualsiasi altro errore dello spirito. Se gli uomini aves– sero agito sempre secondo il dettato della propria coscienza, la depravazione morale non si sarebbe estesa sulla terrn. Lo strumento che servì per pe1vetuare gravi mali attraverso i tempi, è stato il principio che permise di mutare grandi multitudini umane in semplici macchine maneggiate da pochi individui. Quando l'uomo obbedisce al proprio giudizio, è l'ornamento dell'universo; però, si con– verte nella più spregevole delle bestie quando agisce su determjnazione dell'ob– bedienza passiva e della fede cieca. Tralasciando di esaminare ogni proposizione che gli si presenta come norma di condotta, cessa d'esser un soggetto capace di condotta morale. Nell'alto della sottomissione, è solo lo strumento cieco dei nefasti propositi del suo padrone. Lasciato poi a se stesso, si sente preso dalle seduzioni della crudeltà, della ingiustizia e del libertinaggio. Queste considerazioni ci obbligano a definire chiaramente il significato della parola « suddilO ». Se si intende per «suddito» di un governo la persona che deve obbedien:la a detto governo, Si deduce, alla luce delle considerazioni espo– ste, che nessun governo ha «sudditi». Se, al contrario, intendiamo per « sud– dito» una persona che il governo è obbligato a proteggere o che può reprimere secondo giustizia, il termine è sufficientemente accettabile. Questa definizione ci permette di risolvere il tanto dibattuto problema circa le condizioni del suddito. Solto questo profilo, può considerarsi suddito ogni persona alla quale il governo, da un lato, deve orotezione e che, dall'altro lato, può reprimere se, per la violenza della sua condotta, perturba la pace della comunità, per la cui preservazione quel governo è stato istituito. CAP. OTTAVO LE FORME DI GOVERNO Molti pensatori politici sostengono con foga la necessità di adottare le istituzioni politiche di ogni paese al carattere, 2lle abitudini ed ai pregiudizi dc• gli abitanti. Essi dicono: « La Costituzione inglese armonizza e.o! carattere rude, indipendente e riflessivo di questa razza isolana: il regime politìco olandese, con i suoi Formalismi e complicazioni, riflette, il carattere flemmatico degli olc\n– desi; lo splendore del grand monarque rispecchia la vivacità dei francesi. Tra gli antichi nulla di meglio e di più adeguato della democrazia pura, stante l'acume mentale e l'energia impetuosa degli ateniesi, mentre agli intrepidi cd incolti spartani conveniva <li più la rude e inflessibile disciplina di Licurgo. L'arte suprema del legislatore consiste nel percepire il vero carattere del popolo (2) Questi urgomenri hanno una crrta somiglbnia con quelli del Burkc. Non era necessario che fossero letteralmente suoi e che approfìtta'-Simo di un argumcntum ad homlnem fondato ne;lla ~ua fcrv:!ntc an,mirazione per la cost1tuzionc inglese. Senza aggiungere che è, per noi. di maggior gradimento csaminarr il problema da un punto di Yista generale piullosto che osteggiare questo illu~tre e virtuoso eroe di vecchio stampo (W. G.). 726
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