Volontà - anno XVII - n.12 - dicembre 1964

Vecchi fa.nta.smi socia.listi<·> E RRICO MALATESTA tornò in lta. lia nell'agosto del 1913. E il :iuo ritorno dopo quindici anni di esilio non era certo privo di signiricato. La guerra di Libia aveva colto il partito socialbta e le organizzazioni :iindacali in piena atmosfera di progres:iismo giolittiano cd era passata sollevando prote~tc poco più i.:he formali. Ma ora si aveva il rirlusso: una situazione eco· nomica pesante, una disoccupazione in aumrnto (il 1913 è: l'anno in cui l'emi. gra.tionc tocca il suo culmine: 872.598 emigrati),' un dilagare di scioperi e una tem,ionc crescente. E sul piano politi· co un socialismo risospinto da Musso. lini :iullc posizioni rivoluzionarie dopo la cacciata dei riformisti bi:isolatiani, un repubblicanesimo fran1umato ma :,cosso da nuovi fremiti attivistici, so· pra11u110 un sindacalismo rivoluziona. rio in t:spansione, che apriva all'ana,– chi::.mo nuove e inusitate vie di penc– lrazionc nd mondo proletario. Per la prima volta dopo quindici tmni Malalesta ::.cn11 tornare il clima del '98 e rinascere una p.-ospettiva in:-.ur· rezion~dc. Non poteva estraniarsene. Da Londra concordò con i fedeli di Anco. na l'uscila del nuovo giornale Volontà (« periodico di propaganda anarchi· ca»), il cui primo numero apparve sotto la sua direzione 1'8 giugno del 1913. Ma non bastava; due mesi dopo tornò per::.onalmente in Italia e si fis. sò, dal 10 agosto, nella ciltà dorica, rra gli allarmati controlli della polizia, mes!-a ::.ull'avviso e dell'arrivo e delle intenzioni dal Consolato italiano di Londra. « lo ho avuto l'impressione rientrando in Italia - scrisse su Vo· lontà del 17 agosto - che un grande rh,veglio sta avvenendo nelle mas::.c po. polan. Mi C par~ che il proletariato d'Italia è in marcia verso la rivoluzio· ne. Noi che siamù gli antesignani della rivoluzione nuova, della rivoluzione ve. ramentc cmancip.:1trice, dobbiamo tro· varci all'altezza degli avvenimenti che ::-.ipreparano ». Divenire il fulcro propulsore di un moto insurrezionale, impedire che il formalismo istitu1.ionalc dei rcpubbli. cani o il parlamcniarh,mo dei socialisti focessero svanire l'occasione che si pro· filava ecco lo scopo che Malaslesta si prefisse tornando in l1alia. E intanto rinsaldare le sparse forzo anarchiche. divise da personalismi o da opposte o. pinioni sull'organizzazione operaia, for– mi alcuni sul diniego di ogni organiz.. zazione, attivi altri nell'Unione Sinda· cale Italiana. fondata a Parma nello autunno del '12 dai sindacalisti rìvolu. 1ionari. !\:lalate~rn tagliò corto: •la quc~tio. ne è di sapere se il movimento ope. raio di per se st~so, per il solo fatto che è organizzazione di proletari, porta necessariamente, sicuramente, all'c· mancipazione integrale cli tullo quan. to il prolet.:ffi.at_o e cioè all'abolizione del salariato cd all'in-.1aura1.ione di un nuovo regime sociale, in cui tulli pos· -,an trovare libertà e giu::-.tizia,. - chia. rirà su Volonlà nel febbraio del '12. - • lo dico che il movimento operaio, ::-ibbandonato a -.e .!.lc::-.so.cioè all'azio· (*l Pubblichinrno. ,cn,,l .11Lun tuinmcnto e ton lo ~tcs~o 1itolo, lo \CrlllO che segue. tolto • di pcw'a da /\UOVA ANTOLOGIA di Roma del :.t.:tlcmbrc 1964 \n. d. r.) 707

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