Volontà - anno XVII - n.11 - novembre 1964

Il Comune e la sua rivoluzione A D ARRESTARE l'evoluzione dei due regimi teocratici e dispotici, la Monarchia e il Papato, e a dare un contraccolpo all'invadenza dell'aristo. cra:ria laica ccl ecclesiastica concorse la rivoluzione comunale, che gettò il seme di una moderna organi1.zazione della vi1a sociale. Senza dubbio il Co– mune è di antica formazione. 11secolo X registra il più pieno rigo– glio del costituirsi di quelle« fratellan– ze giurate guildc e amitas » che sono da considerarsi il nucleo primitivo ed originario da cui in seguito si sviluppò il Comune. Ma non pertanto nello stesso secolo troviamo comuni già costituiti con le loro leggi, la loro economia e il loro avviamento da un più sicuro e felice avvenire. Voler generalizzare in un unico a– spetto l'origine dei comuni è una pre. Lesa assurda, perchè diversi differenti e talvolta contraddittori e vari aupaio. no gli elementi causali e forma1ivi di un comune e l'altro. Vi è chi, come il Caboto, che lo fa provenire dal gruppo gentilizio cman. cipatosi dall'autorità imperiale; chi dal vecchio e municipium » romano; chi dai nuclei sopravvissuti di popolazione latina che ha rialzato le vecchie mura cittadine; chi dal feudo o ai margini di questo per una evoluzione nel senso della libertà. Ma il Comune è sempre la risultante di un libero accordo giurato e come tale ha un movente giuridico.economi. co nuovo da rappresentare un'azione rivoluzionaria reagente al sistema feu. dale imperante. E la novità di questo istituto consL ste negli spiriti che lo animano e che lo diversificano dall'autoritarismo ge– rarco.burocratico dell'impero e del pa– pato. Sono evidenti nei germi fecondativi, ciol:!nella sua originaria e primaria for– mazione, che può farsi risalire a molto prima dell'anno mille, questi intenti. Primo: un sicuro intento comunita. rio che si origina dalla antica consue• tudine germanica di una vita in comu– ne dei componenti la tribù e di una comunanza dei beni. Così gli uomini si ricollegano per e. c,plicarc un lavoro in comune, per eser– citare un mestiere. per stabilire una difesa dei propri interessi; si uniscono per garantirsi vicendevolmente; per aiutarsi l'un l'altro. Si crea al di fuori della legge dello Stato, che vuole la dipendenza obbli. gata degli abitanti, la piccola comunità che si organiz,m volor,tanamcnte in ba, se al principio della parità dei diritti e dei doveri. La comunità sorta per volontà di po– chi o di molti, lavora e produce per sè stessa e qualsiasi profitto, che viene ricavato dalla produzione, è profitto co. munc cui partecipano tutti i componen– ti della comunità senza distinzione al cuna giacchè ad essa manca ogni dif– ferenziazione di ordini o ranghi o caste. « Nel 934 - fratres et consortcs scho– lc plscatorum Patoreno - prendono in affitto dall~ chiesa ravennate - llcen– tlam piscandi - nel detto fiume•. 649

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