Volontà - anno XVII - n.10 - ottobre 1964
Per l-lale,~•. Pro11dho11 l l'uomo delta ,•cccltia Francia popolare artigitma e co11- 1adint1_ E aggiunge: • Possiede parola, gra- 1·ita, r11dc;.zaed onoraieua, Riudizio ra– pùlo e fede i11dis1r1111ibile •· Lo slcsso Proudhon redasse delle noie che la sign~ ra llcnncauy, figlia di Prouclhon, passò poi ad llalcvy: • Nacqui i11 Besm1ço11 il 15 S:t'llllflio 1809 da Clmule Prançois Pro11d– ho11 ..., nativo di Chasnams, vrcsso Po11- rnrfier, dipurtimemo di D011bs, e da Ca– therine SimoniPI •.. dello siesso dipartimen– to. I miei ascendenti materni e paterni furono lutti lavoratori liberi, ci« e.senti da vbicoli di colonia e di manomorta, da tempo immemorabile•: ed aagiunie: • I.A famiglia di Proudlum 11011 fu meno nota di quella dei Simonin per i 1em11eramet11i coraggiosi, energici e decisi•. 11 nonno materno morì nel 1789. Ern un Simonin, soldato veterano il qunlc ve– niva chiamato • Toumési • a rico,do del nome del suo reggimento. Fu con1adino e do,·ettc essere recidi,·o nell'appropria1io– ne di legname tagliato nel bosco, se è \'ero, come è \'ero, che il padrone del bosco lo denunziò al Tribunale, focendo– a:li paaare multe su multe. • Rimase rovi- 1w1toa forza di pagare multe • - ,;crisse Proudhon nel suo libro De la Justice da,is ltr Révol111io1tet dans l' Eglisc ( Parigi 1858) - • In piena luce, a 111cuogiomo, il g11arllial,oscltiBrézet trovò Simoni1t con carro e cavaJli. Era andato in cerca di un albero cl,e gli abbisognava per il tet– to defili sua casa. Era recidivo, e mal– grado le condanne, non voleva che deca– dessuo i suoi diritti e per ciò non si nascondeva. "Come ti chiami?" - doman– dò il gw1rtlaboscl1i - "lo ti denunzio". "Mi chiamo Retournez-y" - rispose Si– monin fllccndo 1111 gioco di parole con il s110 sovram,ome -. "Dammi fa sc11rc! - Raccoglila/". E la gettò a terra. TI guar– dabosclli impugnò la sciabola elle porta- 604 i•a seco, e il co11tadino impugnò una sbar– ra. In breve, dirò \O/tanto che il guarda– boschi rieutrò si a cus.a sua, ma esalò lo ultimo respiro dopo ,·emi giorni. Sul let– to di morte si rifiutò di svelare il nome dell'aggressore co11oscll110da tutti e dis– se soltanto che egli ave,•a avuto il suo giu– sto castigo•. Questo episodio ricorda la lotta per i boschi di Poblct e In morte del monaco che, secondo la lcgiicnda, appare tra le rovine del monas1cro .. La madre di Proud– hon venne educata in simile ambiente; fu amica della rirnlu1ione e seguitò ad essere repubblicana. Una pO\·era sen.'O della fattoria, che, in gio\'entll, secondo quanto scri\·e lfalc\y • si offriva per fila– re, e, dopo 1111 lavoro di sei se/limane, riceveva 1111 paio di zoccoli e wt pane, sen– za alc1111 saf<lrio ... » • Ai gr(lnt/i borghesi, ed ai nobili s1wi 1u1dro11i, la Rivoluzione (1789-94) potè sembrllrc ima rotlura, 1111a forzatura, uno scandalo. Per essi, conta– dini di Ballant (,·illagaio di Besaçon, do– \'e vissero i Proudhon). la rivoluzione era una idea semplice: la cotrtiuuità e la vii• toria della lolla di tutti gli avi. "Guerra ai fr'ati ed ai signori/" Erano espressioni familiari .. Ogni villtlggio, ogPli focolare a• veva i suoi ricordi e questi erano abbon– d,mti in casa dei Prot1dho11 •· 11 padt·c di Prouclhon abitò l'ultima ca• sa del villnggio di Bnttant, nel capoluogo della Franca.Contea di Bcsançon, • do\'e fu ,,iticollorc, commerciante di vino e bottaio, la,·orando in Burgille nella ven– demmia ed anche al taglio dei boschi ed abitando a Ballant per rabbricare e \'cn– dere •··· Era una • vecchia rt1tza di contadini propriewri, abbasttm1.a libera, lavoratrice ed amante della ,1ift1 •· Uno dei rami fo. miliari contò un giureconsulto, abbastan– za conoscìulo, che enlrò a far parte della borghesia di Bcsançon: Fraçois-Victor
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