Volontà - anno XVII - n.10 - ottobre 1964

tlistruzio11e tli ricchezza e 1,crciò miseria; oppure: fastidio, crimine, tr(lgedia, co111e <1ccatle og11i minuto attrm•crso gli atWC· chi sferrati uliti 1,ropriet11 con furti, rapi– ,ie, ricalli, truffe, sabotaggi, omicidi, ec– cetera: da cui la ,recessitù di ricordare clre la misura del valore è il lat'OrO, e che per J'avvemo della ricchez:.a, della pa– ce e della hberta e ulleresse e do,·ere di wu, tra.sformare 11 la,•oro improdunl• vo in la,·oro prodmtfro. Trattando di disarmo militare come putllo di parrem.a dell'am1ientame11to, o svuornme111O, dello Stato, si i istituita accalllo al disarmo militare 1m'al1rt1 ca– tegoria, chiamata db.inno civile, il cui campo d'azione i11ve.~tela maggior 1xirte delta materia ammi11fatrabi/e <111alecom• plesso di soprastrutt11re della società. Al– Ira voi/a .)/ è av111Ouccasio11e di dichia– rare sovra.\trutwra tutto l'<1r11w111e11to che co11siste nei servizi 1mbhlici e priwui delle ,issicura:..io11i, voichè 11evp11re(lueste rrnp– f)ole, appart:11teme,1tc i,ieviwbili, sono COI/• cepibili in ww societtl ruzicmale, essendo esse espresjione clella scicn1.i dei bisogni pro,·ocati la cw a11plica1.lo11e i u,r se– greto eh; può gio,·are soltunto alla pre• sente soneta. Molto pii, ro,·mosa è l'ipocrita impal– catura costituita da mi/rom e miliom di istituti di carità, che sotto l'appare11:..a di rendersi benemeriti distraggono i di– sgraziati bisognosi dal capire che la ,•era carila ~ la co11di:..io,1eper cui non vi sia pii, alcun hlSogno di efer,ro!>ille, sicchè - in questo momlo a rm•c_çcio - motti be- 11ef<1tfori,che, /inmtclre aspirauo alla stm– ti/icazio"e, altro no11 solo che tra i f)ht verlcolosi f1ttr<1Hi1i e 11,alfattori. /11so11111w t1ues1a i! la società del doppiu giuoco, ed è i11 <111e.)f(I <lovviezw la s11a complessità, ria ridurre a semJ)licità, ver rocc.-are il fondo 11at11raledelle cose, cmì come è semphficazione il vass<1ggio dalla disonestà al1'011està, giacchè (ltlChe /<1di– sonestà è sovrastruttura. Vi sono soprnstrutture materiali ed a11- che morali. la causa prima della sduac• ciallte siwa;.io11e attuale delfo societa è l'ambi:.,ione del dominio, è l'ebbrez.:..a del disporlsmo. che si compiace di rendere i11felice la , 1 i1a, già in prlluo luogo 11er istimo di sadi.smo, secondarlameme pe,– clrè più grande è la massa dei suppi,. ca,ui, dei bisognosi, e piu gmtosm11e111.t si esercita il potere dr • di.spensare ll,rfl· ;;,e a caro prez:..o •· E' tm mercato speciale, ma nemmre esso sfugge alla legge della dommul" f' dell'offerta. Mantenere alt, t/4//Ì i hisogt1i, irretire /'individuo fra codici, decreti, te• golm11e11ti,clivieti., 111i,wcce, e 11011 r>erch~ q11esli sia110 social111e11te 11ecessllfi, ma solo ver mcmte11ere s<1lde le c<1/e11e<lei <lisvotismo. la rassegna detl<l 11wterfo (ltt1111i11istrahi– le, dove si ,wsconde il cam:ro t/1 q11es/Cl società, è ben lo11ta11adal/,1 co,rclusio,ie, 111<1 sempre più rende atte11dib1le la tesi elle, a causa dell'attuale amm1111s1ra:..1one, ogni cittadino della società mondiale ~,.. bisce perdite nel s11Otenore di vita, ,•a• lmabili a centinaia di mlgUaia di fu.· giornaliere. Tuttavia si può concludere la questione gt'nera/e dell'abolizione dello Stato col di_ re che se lo Stato dev'essere quello elle w1ù•ersalmenre s'inre11de in teoria, e cio~ un'istiw:.,ione con lo scopo, 11011 solo di promettere, ma a11che di realizz.are il massimo bene per llltti, wte ente - mai essendo esistito in questa societtl - ap– fJ<1rtie11e forse al/a società dell'avvenire, Così che, 11011 potendosi abolire cit., che JJ011 esiste inllmto 11011 si tralterehhe più di " aboli;ione • dello Stato, ma, c<1so mai, di .- is-tituzione • dello Suao, 569

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