Volontà - anno XVII - n.7 - luglio 1964

vo I on t 11 a ANNO XVII n. 7 LugJ;o 1964 ANDARE AVANTI JL PICCOLO_ TERREMO_TO che ha largamente n,odificato la su- perficie politica m Ttalw e nel mondo è alle sue ultime scosse di assestamento. E' la seconda fase di quel nuovo corso politico che in Italia ha sostituito col centro-sinistra il veccliio centrismo e nella polizi .... "'fi internazionale ha sostituito la guerra /rt:rlda con Ili disten– sione. La prima fase. tutta percorsa d'ardore polcn1ico e rinnovatore, traduceva in linguaggio diplomatico le più sentit~ e prolonde aspira– zioni dei pop0li non rifuggendo dagli accenti idealistici. S'innalzava in campo i11ternazionale il bandierone dell'anti-guerra, prea.vi11irncian– do la fine delie guerre e la pace come asseUo definitivo dell'rnnanità. Proposte che potevano essere oggelto di propaganda e di azione anarchica e sovversiva, conie il disarmo universale e C?111pleto,veni– vano lanciate dall'ONU, la massima assise dei governo.nti e divenne argomento d; relazioni diplomatiche. In campo interno si sbandierava la svolta a sinistra, la politica sociale e rl dirillo di tutto il popolo di partecipare al benessere del miracolo economico; critiche e accuse alla vecchia classe dirigente e alla vecchia società capitalista, che sembravano tolte da giornaletti anarchici e rivoluzionari, venivano agitate s11grandi quotidiani e set– timanali. E con le riforme di lunga portata, la svolta preannunciava realizzazioni minime ed immediate come la settimana corta e gli alti salari. Le rivendicazioni minime e le aspirazioni massime solitamente propagandate da rivoluzionari perseguitati dalla legge, divennero po– stulati di politica statale proclamati da pontefici ed uomini di gover- 110. T grandi della terra sembrarono trasformarsi in una società filan– tropica volta all'assistenza delle zone depresse e alla prevenzione dello sterminio atomico. Kennedy, Krusciov, Giovanni XX!T!, questi uomi~ ni in cu; si è personificala la nuova politica, esprimono in realtà la ascesa di nuovi gruppi di potere dngli interessi più vasti e bf,;ognosi di una politica di equilibrio a lunga portata. Non era la pace che vinceva la guerra, non la giustizia che vinceva il sopruso, ma la tregua concordata che non abolisce, bensì proroga la guerra, ma il riassestamento del capitalismo che si adegua alle sue nuove dimensioni economiche. 385

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