Volontà - anno XVII - n.2 - febbraio 1964

RAnDOLPH BOU nE co THO L STAT «La guerra è la salvezza dello Stato» ANCHE SE RANDOLPH Bourne non avC!>Se mai serino un altro rigo, egli avrebbe guadagnato immortalità solo da questa frase. - « La guerra è la salvezza dello Stato», che così cominciò 3 spiegare: • Essa (la guerra), automaticamente, m;:lte in mo\·lmcnto in tutta la società quelle forz~ irrt:sistlbili per unlrormllà, per appas– sionata collaborazione col governo allo scopo di coslringcrc a11'obbc– dlenza i grnppi di minoranza e le individualità che mancano di una chiara coscienza per accumunarsl con esse. La macchina goverrmtiva determina e commina drastiche pu– nizioni; le minoranza sono o ridolle al silem.io, o sono spinte lenta– mente da un subdolo processo di persuasione che può loro apparire realmente convincente. Naturalmente, l'ideale della completa lealtà, della perfetta uniformità non venne mal realmente raggiunto. Su11e classi, sulle quali cade l'azione di costrizione di quelli che sono ine– sauribili nel loro zelo, spesso, la propaganda Invece di convcrtlre, serve semplicemente ad irrigidirne la resistenza. Le minoranze intri– stiscono e nasce soltanto qualche espressione amara o satirica. Ma, In generale, la nazione In tempo di guerra consegue un'unlfonnltà di sentimento, una gernrchia di valori culminante nello Indiscusso apice Ideale dello Stato, che non potrebbero In alcun modo essere prodotte a mezzo di nessun altro avvenJmento, se non a mezzo della guerra•· E questo, io penso, spiega la frase avanti citata. Randolph Bourne, un brillante storpio, nacque a New Jersey in quell'anno, particolarmente radicale, nel 1886, e morì in New York Ci1y nel 1918. Laureato nella Columbia University, membro di quella cerchia varia di boemi del villag– gio Greenwich, collaborò frequentemente a • The New Rcpubblìc », a • The Atlan• tic Monthly •. a « The Seven Arts •, ed a • Thc Dia!•- La maggior par:e dei suoi scritti sarebbero, pertanto. di poco interesse per gli anrirchici. Trovai • The History of a Literary Radical and Other Papers • (New York, Russe!, 1956) così uniformemente innocuo che nemmeno ne portai a termine la lettura. D'altra parte se questa raccolta avesse incluso • The State•. non mi sarei lamentato, perchè esso è il più importante degli scritt; di Randolph Bourne. « The Stale • è un saggio scriuo nel periodo della prima guerra mondiale, eia lungo tempo era hiori commercio e. solo rccenlemente, è stato rieditato - al tempo della ter,.;a guerra mondiale - dalla pii.1 grande società newyorchese per la prc,,enzione della crudeltà degli animali umani. 107

RkJQdWJsaXNoZXIy