Volontà - anno XVI - n.11 - novembre 1963

Ma ho l'impressione che continuerei nutile complicazione logica, ma piuttosto a dire cose fin troppo ovvie, dopo aver un me1.zo di comprensione di noi stessi; tentato di chiarire, come rivolgendomi di quelli che ci circondano, vicini o !on• idealmente a quel caro e venerando av• tani che siano; un mezzo di comprensione vocaw, che si era trauenuto dallo studia• della realtà che è in noi e fuori di noi, re la filosofia, preso dal panico, che la l'unico mezzo di cui disponiamo per non filosofia non è difficile mai se di essa cadere nella superfluità di cui parla il non intendiamo fare uno strumento di i. poeta. MICHELE MASSARELLI Buddistie cattolici A quanto haru,o scritto i corrispondenti dal Vietnam del Sud, i bonzi buddisti avrebbero dichiarato che con la loro protesta - la quale in alcuni di essi è giunta fino alla volontaria immolazione di se stessi - non hanno inteso e non intendono combattere la religione cattolica, ma soltanto l'intolleranza del governo cattolico di Diem. La notizia è credibile perchè corrisponde a un atteggiamento fondamentale della mentalità buddista, la quale è aliena dalle competizioni teologiche ed è religio– samente molto aperta. Ai discepoli che lo interrogavano su questioni concernenti la origine, la natura e la conformazione del mondo, il Budda soleva rispondere: «Non lo so, e non me rie impo,rta. QUQ.lunque sia la risposta, non ha niente a che fare wr problema che ci interessa: come alleviare le sofferenze uniane-.. Noi occidentali, che abbiamo alle spalle - e non solo alle spalle - dispute e persecuzioni violente, causate da divergenze di opinioni su questioni che non hanno alcuna importanza per un buddista e certamente neppure per la pacifica convivenza tra gli uomini, dobbiamo riconoscere che ncll'odiemo scontro drammatico rifulge quel fondamentale umanesimo religioso che fa del Buddismo una religione fedele al prin– cipio non-violenza. Pur costituendo la grande maggioranza (i quattro quinti) della po– polazione, i buddisti del Vietnam del Sud sono, d'altra parte, lontanissimi dall'idea di far valere la loro schiacciante superiorità numerica per mezzo di privilegi legali, come fanno invece i cattolici in quei paesi a maggioranza cattolica in cui riescono a instau– rare un regime concordatario. Il Vaticano è corso ai ripari. L'arcivescovo di Saigon ha sùbito diffuso una lettera pastorale in cui si afferma che « i cattolici debbono stare attenti contro ogni tenta• rione di aggiungere alla libertà di culto di cui godono, come i fedeli di ogni altra confessione, diritti esorbitanti e privilegi -.. Se si pensa che in ltalia tutti i pubblici uffici sono interdetti agli ex-preti, che nelle pubbJiche scuole elementari la religione cattolica è « fondamento e coronamento di tutta l'opera educativa -., che i tribunali ecclesiastici hanno giurisdizione sui ma– trimoni, che la religione cattolica è considerata « religione dello Stato.,. e le offese ad essa arrecate sono punite più gravemnte di quelle ad altre religioni - senza dire delle esenzioni fiscali e dei contributi finanziari dello Stato - c'è da chiedersi se i cattolici italiani non abbiano proprio niente da far ossen-are alla gerarchia ecclesia– stica circa la « tentazione di aggiungere diritti esorbitanti e privilegi•, contro la quale - com'è evidente - in Italia non « stanno attenti-.. LUIGI RODELLl 644

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