Volontà - anno XVI - n.11 - novembre 1963

Libc1·c opinioni Mondialismo comunitario JL .. mondialismo comunitario » prc• per sentimento di xenofobia o di mis0-a- suppone un mondo unito, costituito neismo c'è ancora qualche ritardatario il da una confederazione di enti autarchici quale insiste che l'unità del mondo è il- territoriali sotto forma cooperativa o c0- lusione, allora egli si assume la respon- munitaria, denominati .. città-giardino» o sabilità di dare torto anche a Socrate, a "città-azienda ». Dante. a Kant, ad Einstein e a molti al- li nome di ~città-giardino», t.ralto an- tri autorevoli sostenito:·i del cosmopoliti- che dalla scicn:w urbanistica, sta ad indi- care che gli enti autarchici territoriali del Quando qualcuno ti domanda di quale nuovo ordinamento sociale chiamato città sei, non rispondere mait io sono un " mondialismo comunitario ,. differiscono dai nostri "comuni» in quanto, tra l'al– tro, città e campagna sono fuse in un comprensorio tale da formare un solo organismo. Questi enti fondamentali della convi– venza umana nel quadro di un mondo unito, e che per varie ragion.i possono intendersi raggruppati in distretti circon– dariali, provinciali e regionali, più o me– no a somiglianza degli attuali ordinamen– ti, se da una parte vengono assunti come una ipotetica realiz.zazionc delle istanze sociali del nostro tempo, è anche vero che d'altra parte hanno origine e s0-a– stegno soprattutto in ideologie del passa– to. Tratteremo prima del mondialismo, co– me sinonimo di internazionalismo e di co– smopolitismo, e poi degli enti locali. Intanto, anche dal punto di vista astro– nomico, la individualità del nostro pia– neta, rispetto agli altri corpi celesti. sotto– linea il carattere intrinseco o potenziale dell'unità della Terra, anche in senso ec0-a– nomico e politico. La Terra è la casa di tutti. Via via che il mondialismo progredisce si parla scmf;lre meno di utopia, ma se ateniese o un corinzio, ma rispondi: io so• no un cittildino del mondo (Socrate). « Così l'idea della pace perpetua diven• ta in Kant una categoria, un assoluto, che da teoria deve diventare pratica. Gli stati (I) devono cessare di vivere da ne– mici, devono trovare un ordinamento che consenta a ciascuno di essi di vivere se– condo libertà e secondo giustizia. Tale or– dinamento deve mirare ad una organiZ7..a• zione cosmopolitica la quale renda vani gli attriti e le guerre "'· (Saint-Pierre, Rous– seau, Kant. Progetti per la pace perpetua. Carlo Curcio - Editore Colombo). Il pericolo crescente di un conflltto com– pletamente de, 1 astatore, deve convincere rapidamente la totalità del mondo che il governo federale mondiale deve essere creato (Einstein). Occorre verificare se il cosmopolitismo, che in origine poteva più o meno essere una semplice intuizione, non riponga og- (I) Nel presente articolo sulla società di doma~ rù è implicita anche la questione dell'abolizione dello Stato, la quale. specie in questi ultimi tem– pi, sembra avere offerto, in vista di alcuni que– siti dibattuti nella stampa :'lnarchica, la possi– bilità di nuow interpretazioni. (\35

RkJQdWJsaXNoZXIy