Volontà - anno XVI - n.10 - ottobre 1963

R EC'"'E l\1 S I O 1\11 JOSÉ PEIRATS Breve storia del sindacalismo libertario spagnolo (Collana Porro - Ed. R.L. Genova, 1962, pag. 225, L. 700). (Del volume, edito da rtoi, diamo qui di seguito una recensione tolta dal– l'attenta ed interessante rivista « Il Mulino• - Fase. 130 - agosto 1963, pag. 803. Ricordiamo ai lettori che il volume può richiedersi diretta– mente alla nostra amministrazione di Genova). «Queste pagine scoprono il volto esisten– te dietro la facciata delle relazioni diplo– matiche convenzionali; tutta la tragedia cd il travaglio di un popolo rimasto le– gato attraverso i secoli alle pesanti cate– ne del feudalesimo più nero,.; così si esprime nella prefazione il traduttore, e noi nel complesso concordiamo con que– sto giudizio che corrisponde alla sostan– za del libro ed alla realtà profonda di quel paese. Il volume ci presenta vicende poco note, ardite esperienze collettivisti– che della Spagna repubblicana, retroscena particolareggiati che non possono lascia– re dubbi sulla loro attendibilità. Pagine dense di fatti, di avvenimenti minuti che talvolta per l'analisi troppo dettagliata fanno perdere di vista la situazione d'in– sieme, ma che comunque presentano con evidente imparzialità la cronaca degli ul– timi trent'anni di vita sociale spagnola. I movimenti anarchici, i grandi e picco– li sindacati industriali, Je cooperative a– gricole, i partiti politici, i governi impo– tenti o crudelmente reazionari, le lotte convulse di un popolo intelligente che ha saputo nei momenti migliori abbandona– re la sua indole individualista per tentare di scuotere (purtroppo non a lungo gra– zie alla politica di Hitler e Mussolini) il ~ogo di situazioni inum~ne alle quali era da secoli condannato; tutto ciò viene de– scritto con passione in una ricerca delle cause profonde che fanno della Spagna una nazione anacronistica nell'Europa at· tuale. Pagine in gran parte vissute dal– l'A. che partecipò di persona alle attività sindacaliste ed alla guerra civile, pagine che terminano con un tono accorato di stanchezza e di doloroso interrogativo su un futuro spagnolo che per ora non pre– senta schiarite. ROLANDO CERTA E siamo soli («La Procellaria • Reggio Ca!., 1962. pag. 61, L. 700). Presentando e segnalando la silloge poe– tica di cui sopra, sappiamo di venir meno ad una consuetudine della rivista consi– stente nel non recensire opere che non siano sociologiche, storiografiche e filoso– fiche, come quelle, in vero, più aderenti alla caratteristica della nostra pubblica– zione: ciò, evidentemente, non per disin• teresse verso la produzione poetica, Ro– lando Certa merita però un'eccezione, ol– tre che per il valore intrinseco della sil– loge, anche perchè è un collaboratore del- 605

RkJQdWJsaXNoZXIy