Volontà - anno XVI - n.10 - ottobre 1963

Lettere dai lettori La tregua nucleare Il Times del 20 agosto portava in pri– ma pagina la fotografia dei a:enerali Cur• tis, Weller, Mc Donald, Shamp, cioè dei capi delle forze annate americane i qua– li erano stati chiamati al Congresso per la ratifica del bando nucleare, firmato a Mosca il decorso luglio dai dipdomatici russi e americani. Questi quattro gene– rali, di fronte al Senato - per come nota l'articolista del detto Times - si dichia– rarono timor-osi e dubbiosi sul passo fat– to dall'USA. Lasciamo da parte i quattro militari che, per mentalità professionale, eviden– temente badano di più al manteoimento della lauta a:reppia, che il loro mestiere gli concede. e vediamo quale atteggia– mento ha preso, invece, il dott. Edward Teller, uno dei più eminenti scienziati americani. Egli ha contestato la ratifi– ca della firma, sostenendo che l'America sta commettendo uno dei più gravi e madornali errori e che, di fronte ad una Russia superiore per armamenti nucleari, gli USA dovrebbero intraprendere nuo– vamente gli esperimenti nucleari, non sol– tanto nell'atmosfera, ma ovunque si ri– tenga opportuno. L'atteggiamento del Teller, se rispec– chia quella certa psicosi di paura - su una temuta «finzione• deUa Russia - che aleggia ancora negli animi di molti, pc. rò ribadisce, meglio e chiaramente, le contraddizioni e le assurdità della poli– tica americana: mentre Kennedy viene spinto ad aumentare la spesa del bilan– cio militare e si lavora a pieno ritmo nel- 598 le fabbricazioni di armi, queste dovreb– bero essere ormai superflue per la «di– fesa nazionale•; mentre miliardi di dol– lari vengono cosl sottratti alla colletti– vità, essi potrebbero servire ad incremen– tare le industrie di pace. La conseguenza è che gli interessi politici non coincidono con gli interessi economici del cittadino americano. Sul bando nucleare si esprimono favo– revolmente Georjle Kennan, ex ambascia– lOre in Yugoslavia, che auspica anche un palla di non aggressione, e Walter Lip– mann, noto aiornalista, che nell'Herald Trihune, trova un «buon segno• nella ratifica del bando da parte del seKJ"C• laria dì Stato Rusk. Che cosa ci sta a fare, dopo l'accordo, il famoso • Patto Atlantico.? Perchè non bandire la guerra, il militarismo, le lotte fratricide, per iniziare, nella pacificazione generale dei popoli, l'era della libertà? ... New York 22 agosto 1963 S. Satta Abbiamo, in certo qual modo riassunto le «informazio,ri• del compagno Satta, le quali /cevano anche riferimento alta no– ta «crisi ideologica (?)• russo-cinese, alta quale, nel n.8-9 di questa rivista, ci si è intrattenuti con un apposito articolo. Ot4anto ai rilevati dissidi di... interpre– tazione sull'accordo nucleare USA-URSS, qui in Italia, si è speso e si sta spenden– do molto inchiostro e sia a pro che a fa– vore. Gli uomini liberi, quelli cioè che non fanno il «tifo• nè per l'uno, nè per l'altro dei due blocchi, terranno ben presente che un accordo scritto, a parte ogni altra

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