Volontà - anno XVI - n.7 - luglio 1963

focale nel sangue s'erano cementati l'orgoglio spietato del re e la non usurpata fama di leale agli interessi della borghesia. Se fosse stato laggiù forse anche sul suo cuore la rapida e corro– ditricc successione dei più diversi avvenimenti avrebbe esercitato la sua forza di distrazione e d'oblio trascinandolo ad una prodigalità di energie, ad un'attività di propaganda in cui sarebbesi forse il suo do– lore quetato ed attenuata la persecuzione che contro i suoi sentimen– ti di rivolta urgeva lo spettacolo dell'inviolabile e inviolata impunità della borghesia sfacciatamente sicura. Qui non potè. Qui nell'impossibilità meccanica di penetrare l'am– biente indigeno, qui nell'indifferenza facile dei rapporti e dei feno– meni politici e locali, l'esistenza quotidana circoscritta alla ferrea necessità del lavoro e questo consentendo, imponendo quasi, il rac– coglimento intimo della riflessione e della meditazione, la prima sen– sazione che fu di dolore e d'orrore, s'allargò dilatando le proprie vi– brazioni, ripercuotendosi, riconcentrandosi nelle deduzioni inevita– bili che l'autorità teneva dal consenso della unanime viltà forLa ed abito a sopprimere nel popolo ogni generosità di proposito e d'ardi– menti; che è vano parlare al popolo di libertà e di emancipazione fin– chè nell'animo suo rimane inconcussa la fede nell'intangibilità, nel– l'inviolabilità sacra delle autorità costituite che possono colpire, eh,.! non possono essere colpite mai. Partì, ammazzò Umberto sono oggi due anni. « Morto un papa se ne fa un altro », mormorano coloro che del– l'atto di Bresci cogliendo le conseguenze immediate e più vantaggio– se sentono tuttavia ottima e scaltra opportunità politica rinnegarne la responsabilità, la solidarietà e la simpatia; « morto un papa se ne fa un altro" e l'atto di Bresci oltrechè offendere la santità della vita umana non ha portato che ristagno all'organizzazione, vantaggio alla reazione e danno all'idea che presunse avvantaggiare. Biascichino rosari e miserere i sacrestani timorati, gli azzecca– garbugli della casistica opportunista, traggano cjall'uovo delle facili cuccagne il pelo ostico delle simpatie pericolose e salvino l'animo e la pancia pci fichi; è loro mestiere. Noi ricordando oggi il sacrifizio del compagno nostro, ci limi– tiamo a constatare che dal suo atto di giustizia scaturirono tali am• 419

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