Volontà - anno XVI - n.7 - luglio 1963

cezione dell'uomo-numero, della c0- scienza-cifra da manipolare per il raf– forzamento della propria quaJificazio– ne burocratica all'interno di uno stato che, come quello guglielmino, era un modello di org:mizzazione burocmtica, subiva una par1.iale crisi con la rivolu– zione m:,sa del 1905 per lo straordina– rio ruolo che tale sommovimento ave– va con(c1ito alle grandi masse elci «non com1>etcnti », dei non organizzati, elci disoccupati. Essa offriva ai movimenti europei in generale e a quello tedesco in particolare, un modello di lotta al– ternativo :i.Iquietismo evoluzionista del le sfere dirigenti socialdemocratiche (7), ferme ai loro paradigmi d'azione parlamentaristici e incapaci di organiz. zare nuovi centri di potere non conso– ni ::ii loro meccanismi burocratici sin– dacali e politici. La rivoluzione russa del 1905 costi– tuì per la p:i.rtc più avanzata del mo– vimento operaio tedesco una verifica storica dell'esigenza della funzione consapevole della classe operaia: la c0- stitu1.ione spontanea di soviet operai e contadini sembrava loro lo sbocco storico di un'azione di classe che non delegava le sue funzioni ad organi al– cuni di partito, inclini a restituirle quella funzione subalterna alla quale essa aveva inteso strapparsi. L'opusco– lo della Robnd-Holst • La socialdemo. crazia e lo sciopero generale• (8) e quello immediatamente successivo del– la Lmcemburg «Sciopero generale, Par– tito e sindacati• (9) costituiscono sol– tanto le testimonianze più note di un dissenso con la socialdemocrazia tede– sca ufficiale, dissenso che si stava ra– dicando soprattutto nelle masse ope– raie della Ruhr, nella Sassonia, tra i minatori, i portuali, i metallurgici. Il 412 movimento libertario che cresceva tra i gruppi operai più consapevoli aveva il suo luogo di formazione nei centri di lavoro, nelle fabbriche, nei cantieri. Erano gli anni che precedevano la guerra e tale delicata fase di crescita del movimento operaio tedesco trova. va solidarietà in Europa e fuori di es. sa: in Inghilterra gli shop steward, in Francia i sindacalisti, in Olanda il grup. po che si stringeva attorno ai Gorter, ai Pannekoek e Roland-Holst, in America e in Australia gli IWW (Tntcrnational Workers of the \Vorld): tutti avevano capito che il movimento operaio cessa– va di avere un suo motivo di esisten– za se conservava forme di rinunciata– rio adattamento nelle aree prescelte della borghesia capitalistica: le aree diplomatiche della transazione e dell'a. zione delegata ai più o meno alti livel– li ove operavano i bonzi sindacali o di partito, depositari della coscienza prole– taria. li movimento operaio poteva ancora giocare il suo ruolo se era in grado di trasferire ai livelli più elevati la sua capacità spontanea di autogestio– ne nei singoli rami della produzione e di coordinare una economia pianifica– ta che affrontasse decisamente e con conoscenza di causa le leggi di svilup– po di un'economia che con il suo de– corso casualistico stava portando l'u– manità sull'orlo di una catastrofe che aveva tutte le apparenze della inelutta– bilità. (7) Cfr. sopr.ututto in merito al \"Olumc sopracita10 dello Sehorskc. (8) H. Roland.Holst, • Gcncralstr..!iK. und Sozialdemokratie •, Druck und Vcrba Kadeo Dresden 1905. (9) R. Lu:tcmburg. • M:i~senstreik, Parici und Gewerkschaf1en •, Vulkan Verlag. IIX:6.

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