Volontà - anno XVI - n.6- giugno 1963

caso Grimau viene paragonato al caso del– l'anarchico .F'rancisco Ferrer Guardia, il quale, seconào El Espanol, sarr:bbe stato il principr..!e organizzatore delia settimana tragica di Barcellona del luglio-agosto 1909. Le concinas. le copie conformi delle veli– ne diramate dal Ministero dell'Informazio– ne franch:sta. trovano. come beni ha: rile– vato l'autrice, un buon pasto nei nostri giorne;Ji reazionari, tanto che « l'Italia, vi– sta attraverso questa stampa, sembra u– n'altra». la « Pacem in terris » Leopoldo Piccardi, nell'Astrolabio del 25 aprile 1963, scrive che l'ultima enciclica vaticana rappresenta un evento memora– bile per i laici (per quanti. cioè, « per la lo– ro concezmne della vita e per il loro atteg– giamento di fronte ai problemi che essa presenta. si collocano su una linea di svi– luppo deHa nostra civiltà che si viene da secoli svolgendo fuori di un'influenza de– terminante della Chiesa. cattolica. e anzi spesso in larga misura in contrasto con le sue posiz!oni »). costituendo essa « un at– to solenne e irrevocabile con il quale la Chiesa cattolica accetta la situazione sto– rica nella quale viviamo e si dispone ad as– sumere. òi fronte ad essa, le proprie responsabilità ». Il Picc2rdi definisce la Pacem in terris» come uno fra i più alti documenti del pensiero democratico moderno giacché es– sa avrcbbe preso in considerazione l'ascesa economica e sociale delle classi lavoratri– ci, l'ingresso della donna nella vita pubbli· ca. l'aspirazione dei popoli a costituirsi in comunità politiche indipendenti: avrebbe condannato i regimi basati sulla forza, Il razzismo. il colonialismc ed avrebbe preso una concreta e chiara posizione sull'at– tuale problema della pace. invocando pe1- sino il disarmo ideologico. Ci sembra eccessivo l'ott.imismo dell'ar– ticolista al quale, tra l'altro. non sfugge il profondo contrasto tra lo sr1rito del laicismo e quello della Chiesa - « destina– ti a combattere un'eterna battaglia» - ed al quale una ragionevole cautela doveva essere imposta non solo dalla conoscenza che egli ha della storia della Chiesa ma anche dalla convinzione appunto dell'insa– nabile dissidio esistente tra quell'organiz– zazione e lo s9irito moderno e progressista del laicismo. Non è, a nostro avviso. possi– bile una conciliatio opposltorum per la contraddizione che non consente: la chie– sa, come è suo costume, si adegua ad uno stato di cose troppo massiccio per esse– re ignorato e, quando lo accetta, ciò fa con le solite riserve mentali. speranzosa in tempi migliori per imporre il suo « Sillabo» ed il suo reazionarismo. Del resto, nella stessa rivista. Antonio Jerkov giudica l'enciclica con una certa prudenza e sottolinea perspicuamente co– me in essa sia contenuto l'invito ad obbe– dire alle gerarchie cattoliche e come per– manga, quindi, il pericolo dell'ingerenza della Chiesa « nella sfera dell'ordine tem– porale», tanto da concludere che detta en– ciclica« prova che il pericolo dell'interven– to della Chiesa nelle scelte politiche dei cattolici non è <1.ncoracessato del tutto, e che anche nelle sfere più avanzate del cat– tolicesimo, i cattolici, in fatto di politica, vengono tuttora giudicati minorenni o mi– norati». Del «cretinismo parlamentare» Traduciamo da un opuscolo edito dalla Casa Editrice di Lingue Estere lPai Wan Chuang - Pechino (37) - (Cina), dal ti– tolo Encore une fois sur les divergences en– tre le camarade 'l'ogliaUl et nous, quanto è posto a base delle divergenze tra i comuni• sti cinesi e Togliatti relativamente all'at- 373

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