Volontà - anno XVI - n.5 - maggio 1963

dopo. L"lnternadonale borchese oggi è una realtà che. purtroppo l'Ignoranza del proletariato sostiene lncosciament.e quando. In nome delle fai.se menzogne Ideo– logiche che pesano da secoli sulle sue spalle « fa Il ....tiro». sl schlern e sostiene l'uno o l'altro dei contendenti, senza pensare che, agendo come agisce, non fa che lasciare perpetuare la schiavitù, Il razzismo. l'odio. lo sfruttamento etc... L'equHlbrlsmo politico. nel mentre all'Interno delle sfere statali tiene a bada for– mule vecchie e nuove (di cui si ranno méntori i partiti), gli anelit.1 di emancipazione nazionale. all"est.emo, su un piano internazionale, non solo riesce a contenere, con la perenne minaccia bellica, gli egoismi capitalistici (che. ciò malrra,do. riescono a spar– tirsi lo stesso la torta del potere. e quindi, del benessere). ma riesce ancora a cristal– lizzare la lotta rivoluzionaria su un plano di atteslsmo soporoao e diseducante e rie– sce a mutare la Sl-Orlcafrase urroletarl di tutto Il mondo, unltevi!n, nell'altra, più corrente sulla bocca dei leaders «progressisti»: 11 Proletari di tutto Il mondo. unite– ,,,.. , alla borfhesla ...: 11, INQUIETUDINE E ... POESIA Si può entrare in fecondo colloquio soltanto con quel pensiero che non presume di abbracciare ed esaurire tutta la realtà. Ln verità ha una natura corale: essn non si esp1•imein un'unica voce, ma in una pluralità di voci. Da tale consapevolezza na– sce l'esigenza di «aprirsi» alla verità degli altri. Per la mia eslgen:i-.adell'« inertabl· le» e per il mio rifiuto di qualsiasi pensiero che si presenti come apodittico e dogmatl· co. preclusivo d"ognl ulteriore discorso sulla verità. io sono contro ogni forma di mate– rialismo e contro tutti I dogmatismi di e destra» e di «sinistra». Chi, in nome di un sapere conclusivo, nega la parzialità e problematicità di Qilli sapere. crea necessaria– mente le premesse delle dittature spirituali. Non c·è verità, secondo me. senza le no– stre più segrete e recondite inquietudini: non c'è verità. che non sia una conquista ... La «verità» è ciò che non possiamo prestare nè avere in prestito. Essa non può essere acquistata passivamente. ma esige, per essere posseduta, un travaglio interiore. Il dubbio e la passione. La natura, quando è sera. rivolge sommes.'Ulmentcla. p2rola sol– tanto alle anime che si sentono esiliate da Ignoti mondi, che sono Innamorate della bellezza. che sentono la nostalgia dell'assoluto ... La natura cl parla soltanto quando entriamo con essa In rapporto d'amore. Non c·è verità della natura senza amore. Più precisamente possiamo dire che non c'è creazione senza amore e non c'è verità senza creazione. l.'amore e ciò per cui noi creiamo. Possiamo senz'altro affermare che Il nostro amore è la verità del limite ctel- 1·uomo.Ml spiego. Anche coloro ct1c sostituiscono la Natura o la Storia a Dio, tacen– do cosi dell'una e dell'altra derll assoluti. dimostrano. col loro amore. la verità di quel limite e, perciò stesso, la verità del Creatore. Se Dio non esistesse, l'Uomo non avrebbe alcun limite cd anche l'amore. allora. Il nunl~ presuppone ed Implica Il limite Inerente ad ogni «creatura», non potrebbe est• Sll 1·: o non avrebbe nessuna giustificazione, cloé sarebbe assurdo. Qi.:alcuno, a questo punto, potrebbe rispondermi: «Non Dio ma la Natura ha rrcflto l'uomo. Questi è Il prodotto. invero sublime, d'una lunghissima evoluzione na· turale ...» Bene. DI contro affermo: Se l'uomo rosse totalmente naturale non potrebbe avere alcun bisogno d'integra– zione. Ora. l'amore rivela o denuncia nell'uomo la presenza di un tal bisogno. L'uomo. 314

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