Volontà - anno XVI - n.3 - marzo 1963

Luci edombre n lla medicin Lo • SCANDALO • sur MEDICI- NALI ci fo riflettere, oltre che sul– le continue e svariate truffe che vengono spesso imbastite in ogni settore sociale, anche sulfa e posizione di guardia. • che la parte seri:1 e onesta della scienza medica deve continuamente sostenere contro non solo singoli individui, ma pure verso vere e proprie organizzazio. ni commerciali. Un eminente scienziato americano - Howard Wilcox Haggarcl, professore di fisiologia nell'Università di Yale - in una interessante serie di lezioni sullo « errore in medicina• (I), svolte nel– l'anteguerra, ma sempre attuali nel loro concetto fondamentale, afferma che « in medicina, gli errori più importanti non sono quelli che commette il medi– co curando il singolo malato, quando non sa trarre il miglior vantaggio da tutti i mezzi che la scienza mette a sua disposizione. Le conseguenze di questi errori sono insignificanti rispetto a quelle che derivano dagli errori nei concetti fondamentali della medicina stessa. Gli sbagli del medico danneg– giano soltanto il singolo malato; men– tre gli errori di concetto danneggiano l'intero genere umano•· Questo in sede puramente scientifica, oppure nel campo della tecnica cura– tiva in genere. Ma ora, di fronte al– l'impressionante svquppo della farma– copea (in parte sicuramente utile e svolto su basi rigorosamente scicntifi• (1) ln parte riprodotte in • Tlie Story o/ Huma11Error •• di Joseph Jastrow. Tra. duzione italiana nelle Edizioni Mondadori. 134 che, ma in parte basato su speculati~ ni prettamente commerciali) tale svi– luppo, diciamo, incomincia a creare u– n:l inestricabile complessità di rapporti tra produttori, medici, pubblico e pub– blicità, nella quale non si sa più che pesci pigliare; e riappare, sia pure sot– to una veste più scientifica, il fanta– srita del ciarlatano medioevale: le tele di ragno che guariscono le infezioni tetaniche, oppure il brodo di rospi che fa sparire l'idropisia ... La civiltà è indubbiamente una bel• la cosa; ma essa non può assoluta– mente garantirci circa la genuinità e l'utilità dei suoi prodotti. E nella sua mera,,igliosa e al tempo stesso inquie– tante complessità tro"ano sempre posto piccole e grandi truffe. Evidentemente, riguardo al campo medico, possiamo esagerare alquanto con un simile giudizio; ma non molto se osserviamo i fatti sotto altra luce, e più precisamente dal lato psicologico, ch'è sempre quello che più illumina in profondità nelle faccende, più o meno pulite, delle relazioni umane. li pubblico chiede ai farmaci molto di più di quello che effettivamente pos– sono dare. Relatil'amente sono ancora molti quelli che sperano la guarigione dall'intervento di una grazia divina; ma sono ancor di più - soprattutto ove la civiltà è più frenetica - quelli che sperano nella farmacopea con la stessa intensità psichica del pellegrino che si avvia verso un santuario, L'enorme Sl'iluppo commerciale dei farmaci - il quale, sotto un certo a-

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