Volontà - anno XVI - n.3 - marzo 1963

ghese ha corrisposto l'involuzione delle tato al contemporaneo abbandono del– forze socialiste di ispirazione autorita- la prospetliva di una società senza clas– l"ia che. sulla strada del potere, hanno si. L'aperta collaborazione di classe pra– gradualmcnte abbandonato la lotta di licata oggi da questi partiti, ha come classe fino a praticare oggi la più aper- corrispettivo ideale lo Stato ciel benes. ta collaborazione di classe con un sin- sere, in cui, dietro l'illusoria promessa dacalismo neutro, non più rivoluziona- di un'abbondanza dei beni economici, do ma equilibratore della società. E' si lascia sopravvivere la divisione di su questo terreno che può verificarsi classe. Oflgi l'incontro fra i partiti che si ri- Classismo rivoluzionario e società chiamano al socialismo e le for1.e tra- senza classi si implicano a vicenda: dizionali della società capitalista. Natu- l'affermazione o la negazione di un tcr– ralmente le forze borghesi esitano :., mine comporla necessariamente J'affer– chiamare classista la loro lotta di clas- mazione o la negazione dell'altro. Fi– sc, mentre i partiti ciel socialismo fin- nalità ideale e mezzi d'azione sono un gono di considerarla come la continua- tutto unico; il programma massimo del– zione di un passato rivoluzionario con la società senza classi si concreta nel il quale non ha in\lcCe più nulla in co- rifiuto immediato di questa società di munc. cl.1sse e dei mez1J più atti a combatter- Obiettivamente l'attuale lolla di clas- la e \•iceversa. se frazionata e neutralizzata deve con- siderarsi una componente del sistema che lega al potere centrale i diversi gruppi cli pressione. Non il proletaria– to come classe ma alcuni gruppi di proletariato che ,,engono a trovarsi nei punti nevralgici della produzione, eser– citano una effettiva pressione sui cen– tri di potere politico attraverso il mcc• canismo elettorale e l'azione sindacale. r settori piì.1organi1.zati del proletaria– to vengono in tal modo assimilati al sistema di equilibrio borghese. Ci troviamo in effetti di fronte ad un classismo di nuova lega e dobbiamo 1eneme conto: diremo quindi che v'è un classismo rivoluzionario che porta alle estreme conseguenze l'urto fra le classi ed un classismo conservatore che contiene e regola l'urto entro le esi– genze della società capitalista. Dobbiamo notare che il graduale ab– bandono del classismo rh,oluzionario da parie socialista e comunista ha por- 174 Poichè nella cultura ufficiale e nella mentalità comune si considera il mar– xismo l'unica interpretazione valida del classismo, è necessario spiegare perchè non siamo marxisti nemmeno su que– sto argomento. Nor. lo siamo perchè riteniamo l'interpretazione marxista del classismo un'interpretazione insufficien– te e manchevole. Tale manchevolezza non appare soltanto nell'evidente ab– bandono ciel classismo ri\loluzionario da parte dei partili socialisti e comu– nisti, ma la ritroviamo nello stesso pen– siero marxista al quale si richiamano oggi i gruppi rivoluzionari che lascia– no il partito comunista. Questa insufficienza classista del mar– xismo incomincia nella meccanicità e– conomica attribuita alla lotta di classe e al suo sviluppo rivoluzionario. Essa è veramente un dato obiettivo della società capitalista; lo si vog_liaoppure no la lo!la di classe esiste pctenzial-

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