Volontà - anno XVI - n.3 - marzo 1963

Naturalmente, Seurat, in un certo modo, si identificava coi declassati che dipingeva: saltimbanchi, vagabondi, ccc... Anni dopo il giovane Picasso dimostrerà un interesse simile verso i miseri e la gente dei circhi. li gusto che Seurat concepì per primo verso le scene industriali fu condiviso da Signac, Luce, Angrand, Dubois, Pillet e molti altri (43). Così come i meriti artistici dei neoimpressionisti, fu anche questa pittura della vita moderna - che « Festa campestre», uno dei più bei quadri di H. E. Cross, celebre ,>iltore amico di Jean Grave cd appar– tenente at grup()O degli artisti libertari di cui traila questo studio. derivava da Baudelaire - a suscitare l'ammirazione dei critici progressisti del– l'epoca simbolista. elle felicitazioni che Paul Alexis, Jean Ajalber, Felix Féneon, Gustavo Khan, E.mile Verh:cteren, Octave Mirbeau e Jules Christophe, indirizzano ai neoimpressionisti, si denota costantemente la ammirazione per la scelta dei nuovi temi. Questi critici (eccettuato Alexis, malgrado fosse un simpatizzante) (43) Per un certo tempo questi motivi sociali appariscono così strettamente legati al Neoim– pressionismo che la loro influenza in Belgio - nel qual paese ru molto forte - si tradusse preci– samente nella apparizione nell'arte delle scene • industriali •· 160

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