Volontà - anno XVI - n.3 - marzo 1963
si afferrava, assomigliandos;_ in ciò, a Millet, sia nello stile come nella preferen– za per i contenuti. I suoi disegni di portuali fatti per un numero speciale di « La Piume» dedicato all'anarchismo (32) potrebbero appartenere a non importa qua– le periodo anteriore al secolo XIX perchè si tratta d'una categoria di lavoratori esistenti prima della rivoluzione industriale. In altra occasione realizzò una collezione di disegni veramente considerevole e «progressisti»: « Le brutture sociali», 1890,precisamente quelli che mai furono pubblicati (33). Ciò nonostante, un buon numero di originali consegnati a Grave od a Pouget possono essere considerati come pezzi di genuina propaganda. Il cartello di Si– gnac per « Temps Nouveaux » mostra l'artista aerata che distrugge, pennello in resta, l'idra tricefala dei' capitalismo. Nella prima serie il suo « Demolitore » si può interpretare solamente come il lavoratore che demolisce lo Stato. Alcuni an• ni dopo esponeva un r,aesaggio allegorico che rappresentava il crollo dell'ordine sociale esistente (34). I numerosi disegni che fecero Lucien Pissarro o Luce per Grave e Pouget sono dei più «esplosivi», uguali a quelli di Steinlen, Volloton e Jbels. Cross e Angrand, for.lando la loro timidezza produssero anch'essi delle o– pere sulla linea anarchica. Fra i neoimpressionisti si aveva l'impressione, tutta– via, che in questo campo si lavorasse solamente a piacere, poichè gli altri stabi– livano, usualmente, una netta differenza fra i loro messaggi anarchici e la loro arte indipendente. Se accettavano di facilitare a Grave, di volta in volta, produ– zioni di propaganda, non consideravano quest'arte come rigorosa. Di fatto, Lu– cien Pissarro e Signac si sfor.larono di spandere luce su questo argomento. « La distinzione che voi stabilite fra « l'arte per l'arte» e l'arte di tendenza sociale - scrisse Lucien Pissarro in « Temps Nouveaux » - non esiste. Ogni produzione realmente d'arte è sociale lo voglia o non il suo autore, posto che chi l'ha pro– dotta fa condividere ai suoi simHi le emozioni più vive e nette che ha sperimen– tato davanti agli spettacoli della Natura. Quest'opera in belle7.za pllra avrà avu– to la virtù di ampliare il concetto esoterico d'altri individui» (35). Poichè il capitalismo ha mantenuto gli operai cd i contadini in uno stato di completa ignoranza, l'artista deve cercare di elevarli al livello di cultura, ma di– pingendo senza violentarsi e senza utilizzare gli elementi semplicisti e tradizio– nali, reazionari per natura. Inoltre - indica molto abilmente L. Pissarro - quel– l'autonomia che rivendicano gli anarchici deve corrispondere anche agli artisti, (32) lo maggio 1893. Questa pubblica1,ionc, molto favorc\'Olc all'anarchismo, comprendc\'a arlicoli di Kropolkin, Gra\'c, Rcclus e anche disegni di Camillc e Lucien Pissarro, Luce e i'bels. (33) 28 disegni della colleiione di A!bert Skira. Quattro sono riprodoni in • LABYRINTHE ,., G~nC\"C15 no\·cmbrc 1944,e uno in • Camlltc Plssarro •, Lcttres ... pag. 279. (34) Acquerello riprodotlo più tardi <la Gr:wc in Publleallons dc • La Ré\'ollc,. e ,. Tcmps Nouxl.'aux •• 35, 25 luglio 1925. L'opera fu, probabilmente, rcaii1,zata \'erso ... il 1905-1908. (35) Le1tere all'editore, • Temps Nou\·caux ,., I, 32 (7-13 dicembre 1895), p. I. 154
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