Volontà - anno XVI - n.2 - febbraio 1963

Libera discussione SULL'ANARCHISMO Dai compagni del gruppo Noir et Rouge di Parigi riceviamo questo breve imerve11to sul dibattito da noi i11iziato nel Maggio del /962 e proseguito sino al gennaio 1963(c/r. 11. 5-JZ del 1962e 11. J del /963 di Volontà). I compag11i del detto gruppo si riservano di trattare gli altri argomen– ti più estesamente a • più ra,·di •• quando il mclto lavoro attuale « sarà al– leggerito•. NoN PRENDEREMO L'ESPRES- s10NE « filosofia » nell'accezione tecnica, collegata cioè a problemi me– tafisici: il tempo, lo spazio, etc. La con– sidereremo nel senso di: modo di vive– re, visione del mondo. Ciò chiarito, il nostro pensiero viene espresso a mezzo delle seguenti cita– zioni tratte dagli scritti di Malatesta: « L'anarchia ... è un'aspirazione uma– na, che non è fondata sopra nessuna vera o supposta necessità naturale, e che potrà realizzarsi o non realizzarsi secondo la volontà umana. Essa profit– ta dei mezzi che la scienza fornisce al– l'uomo nella lolla contro la natura e contro le volontà contrastanti; può pro– fittare dei progressi del pensiero filoso– l'ìco, quando essi servano ad insegnare agli uomini a ragionare meglio ed a meglio distinguere il reale dal fanta– stico; ma non può essere confusa, sen– za cadere nell'assurdo, nè con la scien– za, nè con un qualsiasi sistema filoso– fico» ... « ... è certo che l'anarchia non può es– sere l'effetto di un miracolo, nè può realizzarsi in contraddizione con la leg– ge generale, assiomatica, dell'evoluzio– ne, secondo la quale nulla si realizza senza ragione sufficiente »... « Si può essere anarchici qualunque sia il sistema filosofico che si preferi– sce. Vi sono anarchici materialisti co– me ve ne sono <li spiritualisti, ve ne sono di monisti e di pluralisti, ve ne sono di agnostici e vi sono di quelli, co– me me, che senza nulla pregiudicare sui possibili sviluppi futuri dell'intellet– to umano, prt>feriscono dichiararsi sem– plicemente ignoranti » ( « Malatesta » di Fabbri - pag. 203, 223, 204 - estratti da « Pensiero e Volontà» n. 8, agosto 1925). Bcnchè l'essenza dell'anarchismo sia la lotta cont,ro lo Stato, tuttavia in pratica gli anarchici sono atei. Anche noi, come Mario Dal Molin (cfr. Volon– tà n. 10, pag. 547-557- N.d.R.), ritenia– mo che l'essere cosciente dell'impossi– bilità dello Stato come fine « è già una filosofin., e può essere la migliore di tutte». Non c'inoltreremo in una discussione sul problema della libertà e del deter– minismo, nè della libertà come postu• lato morale, così come non diremo del– l'evoluzione, attraverso la storia della filosofia, di questo problema Jella Ji. bcrrà. Ci parremo da un punto di vi– sta concrc.to, vissuto, a livello della 89

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