Volontà - anno XV- n.12 - dicembre 1962

si parlava di evacuazione. « È pericoloso - si affermava - il documento reso pubblico perchè è demoralizzante. L'evacuazione pretende di evitare la fuga in seguito al panico collettivo, ma senza conseguirlo. Dopo la sua avanzata viltoriosa, una nuova nota al nemico sarebbe sterile. Solo dopo una resistenza accanita potremo rivolgerci ai fascisti per negoziare ». La decisione per il rilascio dei passaporti aveva fiaccato lo spirito della resistenza. Furono segnalati casi di fughe isteriche anche tra i libertari. « In tutti i fronti - disse il consigliere Mario - le diserzioni si molti– plicano. La gente non vuole lottare. Il nemico attacca e la truppa fugge e non reagisce. Cerchiamo di tratlenere i fuggiaschi ma non ci riusciamo. Se non siamo disposti a scrivere ,ma nuova Numaozia, dobbiamo cercare di salvare i nostri militanti. Facciamo il resoconto di quanti devono sal– varsi. Concentriamo le nostre forze io un posto cd organizziamo la resistenza in quel punto ... :.o. L'accordo scaturito in detta riunione fu quello di creare una Giunta di Evacuazione. Ma la sessione continuò in serata. Fu informato che il Consiglio aveva deciso di creare giunte di evacuazione in tutte le unità dell'esercito. I militanli compromessi del Centro, più minacciali degli altri, sarebbero stati i primi. a lasciare la Spagna. Sembrava che vi fossero quattro navi di grosso tonnellaggio ancorate nel porto di Valencia. Si sarebbe rac• colta la maggior quantità possibile di divise da consegnare agli evacuati. Essi erano calcolati in 40.000. Ogni Giunta avrebbe ricevuto la quantità di danaro corrispondente. A seconda dell'attacco nemico bisognava cedere lentamente evacuando il personale. I passaporti definitivi sarebbero stati rilasciati a Valencia solo alle persone compromesse ma non ai familiari cd agli amici. Il 28 iniziò l'evacuazione da Madrid degli elementi compromessi. li giorno seguente tutte le formazioni militari repubblicane erano 1>ratica10cntc sciolte. I soldati abbandonavano le trincee a piccoli gruppi per fraterniz– zare con quelli del campo nemico. La fraternizzazione si celebrava, alcune volte, con canti e balli. Era la pace semplice e generosa del soldato. QuellH degli Stati Maggiori e dei grossi gerarchi militari e politici era tutta altra cosa. A Valencia, affo1lata da militanti di tutti i partiti ed orgnnizzazioni, civili e militari cli tutte le città e fronti, fu formata una Giunta à,. Evacua– ::.ione più simbolica che effettiva. Il 29 furono inviati messaggi a tutti i capi degli Stati democratici per ottenere vist.l c mezzi per l'evacuazione. Le offerte di alcuni consolati. riguardavano solo certe personalità. Tuttavia le probabilità di evacuazione non potevano essere più dub– biose. Nella città di Valencia, la quinta colonna cominciava a risvegliarsi prendendo possesso dei centri ufficiali. Il trapasso dei poteri avveniva con una cerla cordinlitù. Il che prova che, se non vi fosse stato l'incitamento morboso da parte delle alte autorità faziose - militari, vescovi, falan– gisti -, il solo fatto della cessazione del fuoco avrebbe potuto disarmare gli odi.i. 723

RkJQdWJsaXNoZXIy