Volontà - anno XV- n.12 - dicembre 1962
il governo del signor Negrin manca della base legale ... Proclamiamo solco. ncmcnte che non diserteremo, nè tollereremo la diserzione ... Promettiamo che nessuno abbandonerà la Spagna fino a quando non usciranno da essa quanti Jo desiderino ... Il dottor Negrin ha dello: O ci salveremo tutti o periremo insieme, ebbene il Con3iglio Nazionale di Difesa si è proposto di realizzare 1ale asserzione ... Per questo chiediamo il vostro aiuto. Da parte nostra saremo inesorabili con quelli che cercano di evitare di compiere il proprio dovere ... ». Il Consiglio fu composto nel seguente modo: Presidente: il generale Miaja; Difesa: colonnello Casado; Affari Esteri: Julian Besteiro (i tre dicevano di essere al di fuori di qualsiasi partito politico); Interni: Wen– ccslao Carrillo (socialista); Agricoltura: Gonzalez Mario (C. N.T.); Giu– stizia: M. Sanandres (repubblicano); Istruzione: José del Rio (repubbli– cano); Comunicazioni e Lavori Pubblici: Eduardo Val (C.N.T.); Lavoro: Antonio Perez (U.G.T.). Negrin apprese dalla radio la proclamazione del Consiglio di Difesa. Immediatamente telefonò a Casado usando prima le minacce, poi le adula– zioni. Casado replicò che gJi avrebbe concesso tre ore di tempo per porre in libertà il generale Matallana; in caso contrario, avrebbe fatto fucilare tutti i membri del governo. l\fatallana fu liberato all'istante. Il governo, in seguito agli avvenimenti, abbandonò la Spagna per via aerea. I capi comunisti, i rappresentanti del Komintern, lasciarono rapida– mente il paese. (Ncgrin ed i capi comunisti si erano installati in una loca• lità nella provincia di Alicante nei pressi dell'importante porto e della base navale di Cartagena). Proclamato il Comiglio di Difesa, il colonnello Casado volle conoscere le intenzioni dei tenenti colonnelli Barcelò e Bueno e del colonnello Ortega, comandanti rispettivamente del l 1 II e III Cuerpo dell'Esercito. Il primo si dichiarò incondizionatamente agli ordini del Consiglio di Difesa; il se. condo sollevò delle obiezioni; il terzo chiese del tempo per riflettere. Casado giunse a11a conc1usionc di poter fare affidamento solo sul IV Cuerpo co• mandato dall'anarchico Cipriano Mera. Barcelò fu il primo a sferrare il contrattacco. Nel Levante, dove tre– dei Corpi dell'Esercito erano sollo il comando comunista, fu intercettata una colonna di mezzi blindati che intendeva avvicinarsi a Valencia. La si• tuazione fu subito normalizzata, ed i contrattacchi furono stroncati anche netl'Estrcmaduca e nell'Andalusia. La battaglia si ridusse alla regione del Centro. All'alba del 5, una Divisione del I Corpo penetrò in Madrid con carri armali cd artiglieria. Nel settore di Guadalajara i nemici del Consiglio diventarono padroni della zona e di Torrejòn de Ardoz. Il 7 la lotta si fece cruenta. Le truppe di Barcelò occuparono il centro della capitale e circondarono la sede del Consiglio. Casado non trovò altro rimedio che quello di chiedere aiuto a Cipriano Mera. Questi Ìll\•iò a Madrid la 11• Divisione, formata, nella mag.. 719"
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy