Volontà - anno XV- n.12 - dicembre 1962

•cm11re la terra dei rivo1tosi, do,·e le ri– ,·olte erano allo ,tato permanente, ed in conseguenza di 11uestospirito irreq.uie10 dei suoi abitanti, l'Ucrainn è ,iata sempre la ttgionc 11i1'1 libera, dove le Jltlr poche Ji. bertà conce;;se o stra1>1iatevenivano subito ap1>lica1e. « Com'era da 11rcve1lersi l'Ucraina e i .suoi abilanli do,·evano uvcre ed ebbero una j;rande im11or1anza nella ri,•oluzione russa. E!sa fo 1>erò forse la regione della Russia più col11ita: fu teatro della guerra, poi del– la invasione tedeS<:n,ed infine focolare della ri,·oluzione. Ma le 5ue ricche messi allira• ror10 varie iuvnsioni f' n11mcrosc scorrerie ila 111irtedei di,•crsi ,..sercili. Alla g11nra ed alle invasioni resis1ettc quasi da sola, o con ben 11ochiaiuti dalla Russia, e riusci a ecacciare i tedeschi e a schiacciare la con– trorivolu?.ione capeggiata dai vari genera• li: Denikin, Wrangel, Pletiura, ecc. « Qmuulo ,·c1111c la rivoluzione, i soldati n1s,i abbandonarono il fronte e i tedeschi, allrelli 1lal grano che pc11sava110di 1ro,•are in Ucraina, occu1>aronu il J>acse. I conta, dini come un sol uomo si c0€ti1Uirono in bande di 1n1rtiginni cd opposero una ,•ali1la rMisten:ta, 11rima della 11nce di Brcsl Li• 1ov1:ki e dopo. t colla loro rivoltn, col loro boicottaggio continuo, !is1ema1ico, che rese– ro la ,•ila talmente dura ni tedeschi che dovettero lasciare il 11:iese. t coll'invasione tedesca dell'Ucraina c-'1c incomi11cia l'alli• vi18 e la po11olari1Z1 (lei compagno Neetor Mad1110. l<Scacciali i tedeschi, i partigiani machno– vi.!lti conti111rnro110la loro lolla conlro i ,•ari generali che via via si presentarono per occupare ccl nssoggcllare l'Ucraina e schiacciarvi la rivoluzione. Per quanto ri• guarda il movimento i1m1rrczionale machno• vista, questo non è staio un vero e proprio movimento omogeneo; quindi, come sempre avviene in casi simili, furono commeesi dei falli incontrollabili, ma questo non scusa affa110 i provvedimenti bolscevichi co111ro i machnovi~1i che furono accusati in blocco ,li brigantaggio. « Dal 1>rimo momento della ri,·oluzione i con11ulini da\'ano tulio senza bisogno di adonnre il metodo delle requisizioni. Da– vano uomini, hestiame, carri e tutto quanto pote,·a scn•ire 111111 R1155-ia per la difesa e l'nlTernrnzione della s11a ri,•oluzione. Una N>5a sola 11011 vollero venia re: le loro armi, quelle armi che erano sen•ite per la ri,•olu• zione e per scacciare i tedeschi. Mosca non si dimostrò soddisfalla. Vennero emesei di– \'Cr!Ì ordini ilerchè si disarmassero i conta• dini 11artigi1111i. Per il go\'erno ceulrale l'ar– mamento dei eon1aclini 11craini rnJlJ>l'CsCn• la\'a un costan1e pericolo. Tali provvedi• mcnli 1iorrnrono a più riprese al formarsi ili seri 111alin1esiche, alla fine. sfociarono in ,•ere e 11roprie ostilità. « Cosi ebbe ini1.io il mo,•imento di ri– ,·oha contro lo !!lesso go,·erno centrale di Mosca, rivolla che fu 1>lacata solo per l'in• \'a5ione del generale Pleliura prima, del generale Denikine poi, e cli ahri generali rea1.iouari; av,·cnimcnti che ebbero il po– tere di far dimenticare le altre divergenze per 11crmettcre di concentrare eonlro i ge• ncrali reazionari ogni sforzo cd ogni ucri• ficio. « Maehno e i suoi partigiani co11tribuiro• no in maniera fortissima alla disfatta di questi avvenlurieri. Saranno proprio i par• 1igi1mi machnovisli che infliggeranno una durissima sconfilla al Ple1iura ed al gene– rale Denikine, quest'ultima nel bacino mi– nerario del Donncz. Contro Dcnikinc la lolla fu duriuima. Ai machno,•isli mancava l'amiamento. Nonosta11te i numer05i a11pelli d'aiuto lanciati 11Igo,•crno di Mosca, da questo non ebbero mai 11è 1111 fucile nè una cartuccia. ai ~oldati dell'esercito ro56o ven– ne impartito l'ordine di non dare, per nes– suna ragione, qualche cosa al brigante l\lachno. Con questa manovra che spingeva all'isolnmento le bande degli insorti, isolate e prh'e di munizioni e pur costrette a ao- 701

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