Volontà - anno XV- n.12 - dicembre 1962

spiritualistica dell'uomo e della vita, lu quale, se vogliamo, è insieme ma– teriaHslica e idealistica, perciò la meno unilaterale e la più integrale e completa: l'uomo è uomo per la sua razionalità ma lo è anche per la sua uaturnlità; Ja caratteristica fon• damcutule dell'umanità dell'uomo è costituita dalla i;ua spiritualità (sen– timento, pensiero e volontì1) inscin– dibilmente legata alla sua corporeità ( fisiologia, iostintività, animalità). ln linguaggio kantiano, possiamo di– re che lo spirito costituisce la forma ( il principio ordinatore), il corpo la materia ( il contenuto strumentale) dell'uomo, ossia l'uomo senzn lo spi– rito di,•icnc nnimalitì1 eieen e scn7.a il eoq>o un essere fantastico e vuoto. Dal punto di vista politico-sociale l'unrnnesimo si configura come i11di– viduolim10, come sociologismo, come anarchismo. L'individualismo pone alla base della sua concezione l'intlh·iduo, l'uomo cioè preso singolarmente nel– le sue particolari qualità. La società in ogni sua manifcstuione diventa slrumcnto del singolo, la storia e la civihi1, l'arte e la ,•irtì1, la ,•crità e Ja bellezza sono creazioni e strumen– ti dell'individualità forle che s'impo– ne su tutto e su tutti. Questa conce– zione dclruomo, a forza di mi1.i::arc l'individuo, lo considera come un eroe, un su1>eruomo, un essere che ha una visione eroica della vita e della storia e che si pone « al di là del bene e del male», magari di– sprezzando cd ammauando il suo prossimo. All'iudivi<lunlismo si oppone il so• ciologismo il quale, rovesciando la posizione, pone il centro della sua visione nella società. La società crea l'individuo, la società educa l'indi- viduo, 111 società C il tutto e vale di più della parte ra1>presentata dall'in– dividuo; la collettività è onnipotco• te, può trasformare e usare a suo pia– cimento il singolo, il <1ualcdeve tutto nllu società: il lavoro come la sicu– rcz7.a, il benessere come la vita. Le opere della ei,,iltà, dell'arte, del pen– siero, le scienze o le virtù morali non sono altro che creature o figlie della società umana: l'umanità s'identifica con la socialità, il valore essenziale dell'uomo è nella sua capacità di adcguar5i ad amare gli altri, la sua caratteristica fondamentale cqui,·ale alla sua abilità di voler bene e ri– spettare il prossimo, la sua virtù su1>rcma consiste nell'essere e dive• nirc <1uanto più possibile socio 1 par– tecipe e membro dcll'a collettività dei suoi simili; la sun libertà non si trova, e non può non trovarsi, che nei suoi doveri sociali e nei suoi rap– porti col suo prossimo: la socie1à è il fine, l'individuo è lo strumento della vita umana. L'individualismo nelle sue Conne estreme è sfocialo nel liberalismo co– pitalistico e borghese, il sociologismo nel colletivismo slatalista e autori– tario. Diversa e più integrale è Ju conce– zione anarchica dell'uomo, e pcrchè lo considera come un essere capace di libertà e 1>erchèconec1>iseela per– sona umana anche come socialità. L'uomo, visto da un punlo di visla autenticamente anarchico, è una sin– tesi di libertà e di solidariclit, è una personalità che ha uua sua coscienza che )o porta liberamente ad amare il suo simile come può nmnre se stesso, che è tnnto amante della sun libertà da opporsi ad ogni forma di coerci– zione e d'autoritarismo, che è tanto geloso della liberlà altrui che non 683

RkJQdWJsaXNoZXIy