Volontà - anno XV- n.12 - dicembre 1962

l'uomo: onde i nostri antenati li chiamavano luunanilas, vale a dire scopi e attività propri del genere umano ( Guarini). Le humanae litte– rae ( le opere antiche) si distinguono così dalle divinae litterae ( le sacre scritture), l'uomo si libera dall'auto– rità ecclesiastica e inizia ad affer– marsi come libertà ed autonomia, di– gnità e valore in sè. Il discorso diventa addirittura im– possibile <ruando si deve parlare di umanesinio come ideale. Di qui i veri e contrastanti significati a se– conda delln concezione dell'uomo e della vita che si ha, e da parte dei sistemi filosofici e da parte di ideo– logie politiche. Dal punto di vista filosofico, al– meno tre atteggiamenti di pensiero credono di rappresentare il vero umanesimo: il materialismo, l'idea– lismo, lo spiritualismo. Il materialismo sostiene che l'uomo e la vita non sono che ma– teria concepita atomisticamente o meccanicamente o dialetticamente ( di qui la varietà di materialismo), in evoluzione o manifestazione di essa: tutte le ideologie, l'arte, il pensiero, il sentimento, la volontà e ogni valore dello spirito si riducono a semplici epifenomeni e non sono altro che prodotti derivati dalla ma– teria; l'uomo quindi si identifica con quello che mangia e con la fun– zionalità dei suoi organi e delle sue facoltà, con l'efficienza del suo sto– maco o dei suoi nervi, con la potenza dei suoi muscoli e del suo fisico. L'uomo così concepito non si distin• gue dall'animale, non può conside– rarsi creatore della storia e della ci– viltà, non può elevarsi al di sopra del suo istinto, è prigioniero del de• terminismo della sua naturalità, non può avere la capacità di modi6care e· migliorare il suo ambiente, non può trasformare nè la natura nè la vita perchè è sempre soggetto al princi• pio di causa, che rimane <ltrnlcosa di estrinseco: gli manca cioè la libertà e 1a possibilità di autodeterminarsi e di darsi uno scopo che non sia pu– ramente materiale e naturalistico. Insomma, il materialismo dice molte verità quando parla dell'uomo• animalità, dell'uomo natura, dell'uo– mo biologico, ma non si può spiega– re ciò che distingue l'uomo dall'ani– male, l'uomo dalla natura, non può dare ragione dell'uomo spiritualità, dell'uomo idealità, dell'uomo mora. lità, dell'uomo pensiero. Infatti l'ani– male non ha storia, perchè non lrn spiritualità; non ha creato nessuna civiltà perchè non ha pensiero, vita interiore capacità creativa; non ha progresso, perchè non può sollevarsi al di sopra del suo interesse mera– mente fisico; non ha educazione perchè non può anelare al di là del– l'ammaestramento. Non si può ri– durre l'umanità all'animalità, non si può spiegare << l'umanesimo » supe– riore con l'« animalesimo >) inforio. re. L'umanesimo materialistico per• tanto, non può identificarsi con l'umanesimo vero e autentico, con l'umanesimo dell'u9mo integrale e reale. Di contro, la concezione dell'idea– Jismo vede l'uomo come un essere prevalentemente spirituale, un essere che vale in quanto spiritunlità o idenlità, libertà, creatività, capacità artistica e conoscitiva, morale e autocosciente: la materia, il nostro corpo, la nostra animalità, la nostra esperienza sensibile, le cose stesse non sono che creazioni o momenti dello(< Spirito))' l'essere coincide col 681

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