Volontà - anno XV- n.11 - novembre 1962

Poteva scmhn1rc un onere molto gravo- 110,dal momento che il goveroo in Ire anni non cm riuscilo a smuovere un mattone, in– ,·eec, nelle mani del proprietario risultò un Da persona a,·ve(lula e <l'ini'liotiva, sa– pendo delle difficoltà in cui si trovavano i contadini, parlò ad alcuni cli essi e snpulo che a loro intcre.ssaw1 9normcmcnte a,·cre del materiale anclie ,li demolizione. porlÒ il grnppo tli contadini in città, chr, non solo per proprio conto 1lc111olirono la Cll!D e pulirono le adiacenze dai rollami, mo pii• garono il proprietario !)Cr poler :wcre i ruattoni e il reslo ciel 111111crinle di (lemoli- 7.ionc. 14luglio Siamo mulati a trovare AscnrolT. uno dei 1>rincipaH foJHlatori del gru1lJ>0, o pii1 csallamcntc della Fcdcrn7.ione ,lei gruppi degli anarchici • Universalisti •· i:: stato uno elci primi, con molti altri anard1ici. n sccrulcrc nelle ,·ie nell'ottobre del 1917. per sos1c11cre la lolla contro il !lOlcrc di Kcrcnski e in fo,•ore dei Soviet. Allora i bolscevichi non avcv11noun gran- · dissimo seguito, non solo, ma a.lcuni di loro non intcnclc,•11110 tentare la lolla che, dice• ,·auo, prc..~r1la\"a poche flOSSibili1à di riu– scita. Ascaroff fu rncmhro del comando su– premo dei ri,·oltO!i ,li Mosca durante le giornale dell'onobrc 1917, comit11to che ern formato da 3 anarchici e da due comunisti eletti dagli S1C55iio50rti. È un ,·ccchio combattente che ancora la 11artc del Soviet di Mosca 11uale rapprc– scntnntc lii unn grO!i!aofficina. Qucst11 è for– !C la rngione r>er cui non ,·enne arrestato nelle ul!imc rn7,1,ieunti-anarchiche. Il programma d'a1.ione dei gruppi • Uni• ,·er.mlisti • è la neutralità ,•e.rso il governo, cioè, non pro1l0ngono la diretta collnhoro- 7,ionc 1nn ncrumeno nu.spicnno la lotta apert11, Nel limite del possibile pensano di JlOlcr conlinuare o svolgere una rostantc prcs.iionc (bcndiè le possibilità sinno minime) sul go,·crno onde spingerlo II lasciare o compiere olio ri\·olu7.ionc l'intero suo cido. • Appunto per questa 11ostro pressione di non sistc11111tic11 ostilità - tlicc il compngno AscarolT - noi possiamo s,·olgcre nnl'Orn mm certa 01.ione e, con molta buona volontà, tenacia c passione, mantenere sempre ,•h•a la fiamma (!cl mo\•imcnto anarchico. • In ,·crità. gli a1111rchici hanno nnclic loro comn1eMO molti errori e non 11ochc sciocchcue, primo, 1lurnnte e dopo In rivo– luzione. U1111 ragione della situazione allualc del movimento e della crisi clic l'nn11rchis1110 attra,·crsa in Russia si d,wc riccrenre pro– prio in <1ucsti errori. Ad esempio: non ahhiamo moi volu10 creare org1mizza7,io11i di sortii, cd il noslro frammcntorismo ha dalo la sensazione a tulli che noi non si sin J.ma ron;a, oppure solo uoa forza trascu– rabile e quindi facile ad c.sscre soprolTntla. mentre col nos(ro numero. colla 1.1ostr11 at– th•ità, se (OMirnoslnli orgnnìzzati cd avc..."!i- 1110gettalo immcdintn111c111cuno Tnrgn hase di nttivi1à, ancnnno flOluto influire in ma– niera sen!:ibilc sull'nndomcnto 1lclln rh,olu- 1.ione e(I avremmo llOluto imprimere agli a,'\'Cnimc11ti cd a tutto il ruovimcnto rivolu- 7.ionorio una ,lircttiva IIQ!lra, lihcrtaria. • Non facemmo nulln in questo senso e ci nccontcnlammo ,li credere alle parole grosse dei comunis1i e male re ne colse. cd orn scontiamo queslo errore. « E non è lutto: ancora oggi potremmo di111os1111rc - coll'organiunzionc - di rnp– prcsenlare 111111 reale forza, una fon.a !lO!i• tiva tale 1·hc 11c111rncno i bolsce,·ichi si arri– schicrchbcro ,li toccare. l1wccc non ahhiamo fallo nl!ro_che disperdere le nos1re fon.e. La eolpa ,l'essere arrivati a questo punto non è (la impularsi a questo o a <1uello,ma a tutti: ni nostri intclle111111li che, per mol– teplici r11gioni11011·ogliono impegnarsi, per– ché a loro 11011sembra ancora nrrh•11to il 665

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