Volontà - anno XV- n.11 - novembre 1962
sono pili maturi: con l'orgoglio di chi ci I iene a offrire il meglio della propria produzione. In compenso, dopo la nostra colazione, sempre troppo abbondante, ginu10 per i luoghi dove ci siamo seduti a mangiare: a raccoglierne gli avanzi, per ingrassare il maiale con roba scelta, a buon mercato. Quando a Velika Plana s'incontrano gli operai della bitumatrice, 11011 si può evitare che ci offrano da bere; non la solita birra o la Slijovovica normale, ma birra d 1 imporiazione o Slijvovica 1>iliforte, per farci maggior onore; e - a parie l'argomenlo del sesso, un po' monotono, un poco tro1>po simile in tutti i paesi del mondo; divertente soltauto se diviene apprendi– mento di nuovi termini e di allegorie gustOse ( quando passa una ragazza formosa la chiamano t< lepa kanta )), cioè « bel bidone)); espressione che a noi italiani e ai molti jugoslavi che conoscono la nostra lingua, suona tanto poetica) - i discorsi sono diversi e liberamente critici. Se la pren– dono con un compagno di lavoro, pcrchè montenegrino e sopratutto pcrchè mussulmano, con argo,nenti direlli e pesanti [un costume molto di,•crso da quello vigente fra gli studenti che dirigono la brigata, due dei <111ali sono mussulmani; ma vengo a sa1>crlo solo alla fine del campo, per caso, e senza notare nello jugoslavo che vi accenna, alcun segno di superiorità]. Questi operai, invece, si credono superiori (con un disprezzo simile a quello del settentrionale per il terrone), perchè son cattolici o ortodossi, mentre lui è un povero mussulmano della regione pili misern e pili arre– trala del 1>aese,e chiedono a me che conforti i loro argomenti con Pau1ori1ì1 della persona stimata ancora 1>iÙci,,ile, perchè italiana, 1>crchè abilanlc della repubblica pa1>1tlina; e naturalmente li deludo, pesantemente anch'io. Si lamentano - come giustamente fanno tutti i 1>roletari, vivano sotto un regime c1q>italis1a o socialista - del costo della vita: non per i generi alimentari, a buon mercalo e alla portata cli lutti, ma per il vestiario, le scarpe, gli elellrodomcstici, i mobili, gli a1>parecchi radio, i televisori soprallutto. E non a torto, poichè le loro parole rifle11ono una situazione obielliva, deducibile dai prezzi in ,•etrina e dal livello medio delle retribu– zioni, che si possono conoscere dalla bocca di chiun<1uc, dopo cinque minuti di con,•ersazione. Il salario mensile medio va da 15 a 30 mila dinari, assegni familiari e 1>rcmi di 1>roduzione compresi; lo stipendio da 20 a 40 mila; la retri– buzione globale di un bra,•o tccnico, di un dirigente d'azienda, dn 45 a 70 mila. Ed ecco <iuulehc prezzo, du mc raccolto a Vclika Plana e a Bel– grado (senza aver riscontralo grandi differenza ha i due luoghi): pane 55-65 dinari al kilo; 1>asla 130 dinari m1 pacco da mezzo chilo; uova 25 cad:nmo; carne di manzo (da lessare, con osso) 400 dinari al chilo; fc11ine di vilello 700; carne cli maiale, la migliore 500; olio di semi 350 al litro; margarina ,t.,to al chilo, burro 600; zucchero 170 al chilo; caffè 150-2 1 ~0 11ll 1 e110; lntle 50, vino 170-250 al litro; pomodori 50-80 al chilo; insa– lata 10 dinari al mazzetto. Tn un ristorante a servizio autonomo nel centro tli Belgrado, modernnmcnle arredato e pulito, si pranza benino e abbon– tlanlcmeule con 250-300 dinari, bevande cou11>rese. 627
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