Volontà - anno XV- n.11 - novembre 1962

una propria sfera d'autonomia, delimitata ma reale. li tecnico che dirigeva i lavori aveva nei loro riguardi l'atteggiamento di un compagno più an• zia no e come tale era trallato: senza aggiungere alla sostanza tecnica delle sue disposizioni ( per quanto ho poluto vedere) nessuna dose di boria e nessuna pressione sfrullatrice. Dodici ore di la\'oro al giorno nominali, dieci effettive: alla mallina gli autocarri con Pasfalto per alimentare la bitumatrice cominciavano ad arrivare alle selle (un'ora dopo gli operai) e si succedevano con intcr\'alli tali, da lasciare molto tempo di respiro fra una slesura e l'altra: e gli addetti alla manulenzione delle macchine ( quasi lutle americane, qualcuna tedesca e italiana) operavano con una tranquillità, eia far invidia a un pen– sionato. Pratiche, queste, chiaramente contrarie agli invilì governativi di mantenere uno stretto rapporto ira produttività e retribuzioni, ma altret– tanto indicative dei mezzi, ancora liberamente adollati dai collettivi operai, pe1· elevare i salari a livelli meno lontani dalle necessità <1uotidi:me. A proposito di rapporti fra popolo e ceto dirigente ricordo - per dif. fcrenza - un episodio occorsomi nel colcos cli Kùpino ( Russia Meridio– nale): stiamo raccogliendo il fieno, un gruppo di volontari occidenta1i e cli ragazze del villaggio, quando arriva un gio.rnalisla della Pravda che vuol farci una fotografia; e poichè comincia ad allontanare con modi bruschi le colcosiane, una di loro dice, a mezza voce, in tono più doloroso che cattivo: <( Già, noi non dobbiamo entrarci, noi non contiamo mai niente l). E 111 fotografia fu prcs8 senza di loro. Facciamo conoscenza con i contadini che abitano le case coloniche lungo il nostro tratto d'autostrada; sono proprietari della terra che colti– ,•ano e non sembrano dispiaciuti che 1u strada gli tagli in due parli il po– dere, sia pcrchè il prezzo d'indennizzo è onesto, sia perchè il terreno ne risulta valo.rizzalo, infine perchè i volontari delle brigale gli livellano i campi, lungo la scarpata, alla perfezione; lasciandoli più belli cli prima. Consiglio a uno di loro - un vecchietto dagli occhi furbi - che possiede una casa a cento metri dalla strada, in mezzo all'ombra di grandi alber.i, Ji trasformarla in un <Juieto posto di. ristoro per 1rntomobilisti. Con un traffico intenso, come si prevede lungo questa via d'importanza internazio– nale - credo di suggerirgli con maligna, capitalistica insinuazione - ci. metterà poco a farsi un mucchio di soldi; ma dalla sua risposta è chiaro che sono l'ultimo arrivato a dargli un consiglio del genere; e che il suo naturale fiuto economico aveva preceduto anche il primo dei suoi con– siglieri. È proprietario della terra, come lo sono 1'85% dei conladini jugoslavi, ma la cohiva con l'assislcnza tecnica e con le macchine di una cooperativa; e mc lo racconla con vanto, come uno che sa slarc aJl'altezza dei tempi, che non fatica più come una bestia lavorando da solo, ma è capace di valersi dell'aiuto altrui senza rimetterci, anzi guadagnando meglio. Ci sono meli e pruni a pochi passi dalla slrada e l volontari cominciano presto a gustarne i (rutti; ma prima che l'11ssaggio di,•enti un assalto, i eonl:ulini vengono fuori, n mostrare come si scuolono meglio gli alberi e <ruali frulli 626

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