Volontà - anno XV- n.11 - novembre 1962
mente anarchico - mi son trovato, molto involontariamente, ad essere considerato Punico legittimo rappresentante dell'Italia. E qui debbo con– fessare che della mia patria non ho mancato di metlere in luce, spiegare e chiarire, con abbondanza di cifre, {atti e argomenti, i lati ncgati,•i, Je manchevolezze, la parziale arretratezza, lo stato di lieta sudditanza a due 1>otenze straniere (Ja più grande e Ja più piccola del mondo): vuoi per amore d'obbieltività, vuoi per divertente polemica contro le altre delega– zioni, che dei rispettivi paesi tacevano vedere soltanto il bello, il libero, il buono, il folcloristico ( anche nei casi in cui tutti sanno che crepano di miseria e di sporcizia da secoli, e di falsa democrazia da decenni). Sugli aspetti poeitivi dell'Italia è del resto inutile insistere, quando ei viaggia all'estero, sono ovvii e scoutati: l'opera musicale (per l'inlerlocu– torc colto), la canzone napolctand (senza il terremoto, per l'unaHabeta), i prodigi delle autovetture FIAT ( per gli aspiranti borghesi); e poi le scarpe a punta, le madonne del cinquecento, il taglio degli abiti, i miracoli in– dustriai.i e clericali, il mare e il cielo, ccc. Alle quali glorie nazionali ho ritenuto doveroso aggiungere - percl1è accuratamente obliate dalle elencazioni uHìciali - l'antica tradizione degli italiani ad uccidere, con le loro mani, magari in ri1ardo 1 ma sempre prima che scappino, i primi tiranni: a cominciare da Tarquinio Prisco e Giulio Cesare per finire con Umberto I e Mussolini. Esempio fulgido di concreta maturità polilica, alla quale si contrappone la consuetudine germanica di aspettare che il tiranno pazzo, dopo aver sprofondato mezzo mondo nel– l'abisso, graziosamente si finisca col veleno da lungo lempo predispostosi; o la moda dei comunisti, che riescono a detronizzare il dittalore soltanto sette, dieci anni dopo ch'è morto. Per tutto ciò non ho accondisceso, nel corso della (estieciola organiz– zata dalla delegazione polacca, alle insane voglie altrui che mi abbandonassi al canto; e ho passato la « rappresentanza » i1aliana a un dalmata perfetta– mente bilingue, il quale si è prodotto, orgoglioso e melodico, in una crea– zione modugnana: con notevole successo, iu particolare, presso i popoli sottosviluppati. Il paese, la gente, il costo della vita Oltre alla mancanza di organizzazione sul lavoro (sarebbe slato neccs– sario, per un buon rendimento, aver sìabito dei capigruppo già esperti o istruirli prima dell'arrivo degli stranieri); e alla scarsa importanza al la– voro attribuita dal comando jugoslavo ( piovve saltuariamente Ire giorni, non ci fecero lavorare per cinque, mentre sarebbe stato possibile, nonostante il fango); il che sorprese molli volontari venuti sopratutto a portare un contributo di (atica personale per una causa ritenuta giusta, in uno Stato ritenuto migliore degli ahri, - deluse lo scarso utilizzo del tempo lihero 624
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