Volontà - anno XV- n.10 - ottobre 1962

Anche quest'anno, per il primo turno, avevamo sohaoto come sicuro l'assistente, il maestro Capasso; per la cuoca abbiamo dovuto ricorrer<', come per l'anno scorso, a Jolanda, compagna di Vallcroni; per la guar– darobiera, alla figlia Lilla e, come aiu10 assis1cnte, ad un'amica di scuola di Lilla. Per il secondo turn~, eravamo pii:1 tranquilli poiché avevamo la promcsirn, poi monteuuta, di avere cuoca, come per l'anno scorso, la compagna Marina Antouclli, assistente Nisia (che Giovanna aiutò perché fre<1uentnssc un corso), guardarobiera la compagua Alba, figlia di Virgilio Autonelli, e quale aiuto assistente, abbiamo avuto Vera, figlia del com– vaguo Haimo di Canosa. Dobbiamo ~inccramcnte ammettere che tutte hanno lavorato con sotldis[azionc ed in piena armonia e sono stale delle pre7.iose e valenti eoll.1boratrici, assieme al .Maestro Capasso. I bambini sono stati assistiti con umore e bcuevolenza, hanno potuto imparare diversi giochelli, hanno fotto alcuoc cosette ~rnziosc con un giornalello diario. E poiché i loro genitori lasciano sempre, chi !liti <' chi meno, del denaro per i loro piccoli bisogni e ghiottonerie, gelati, cara– melle, zoccoletti ed altro, hanno potuto scrivere lettere e cartoline ad amici e parcuti a volontà, hanno potuto gustare il loro gelato nelle patiseggia1e (che han fotto a .Marina di Massa ed a Marina di Carrara per vi•itore il porto ed ahrc loeali1à vicine) ed è rimasto nella loro ca$$Cllimi 1111 avauzo di lire 10.935, che troveranno il prossimo anno. Prospe111ve per il [uturo? Ci vorrebbe una grande snln di soggiorno, altre trP. o quattro camere. che si potrebbero ottenere con 1>ocodenaro, ingrnndendo b casa che abbiamo. Pazienza e speram:a ci aiutono ad essere otlimisti, così come si foceva con Giovanna, con 111<1ualc si è riuscili ad avere una casetta discrela con pili di tremila metri di Pineta. Che cosa dire dal punto di visrn morale-educativo dei bimbi? Lascia– mo, per carità, ad altri la pedagogia e la psicologia, non meLtiamoci a fnr da 1nofossori o cla maestri, fnceiamoci guidare dnl buonscn!O, dallo amore e dalla eomJ>rCJ1sione. Non attendiamoci grandi cose, allendbmoci che i bimbi slìano per un mese al mare cd al sole ed imparino a vivere in ,,iena libertà, solidarietà e fraten1i1à fra piccoli e grandi, senza alza– bandiera, senza preghiere di qualsiasi rcligioue, senza gioca1toli che rapprc-!:lentano cannoni e carri armati, senza trombe o fischietti che sanno di educazione militaresca: avremo assolto il nostro compilo di anarchici, tentundo di educare i bambini nd e@serc domani uomini, liberi da pregiudizi e eia volgari credenze. S. V ATIERONT 607

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