Volontà - anno XV- n.10 - ottobre 1962

affermava brut almenu; ' Per quauto riguar– da la Catalognn, ha avuto inizio l'eliminn• ,:ione dei trotzkisti e degli ;rnnrchici, cd eS!a oonlinuerà con la slessa energia 0011 cui è .!!Inia attuata in Unione Sovietica'· Serge, dal s110 canto, comme11tava: ' U P.0.U.M. dovrà battersi su du 0 c Cronli: contro i la– scisli e oonlro gli slaliniani. Poichè per al– tre ten<lenze <le111oera1ichesrrngnole cd intcr– nnzimrnli, il solo 1)Cricoloconlrori,·oluzionario sembra essere il fascismo, voi dovrete affrou– tare da soli i.I pericolo staliniano. Bisogna stare in gunrdia: procurale di 110n cadere i11 1111a pro•·oen1,ione irrc1>nrnbile '··· Che es,i /ouero occu1,uti a ,,repurare una ,;rave proooca:.io11e i11 Catalog11a, ,rn eravamo certi. Ma da <1110/e porte essa sarebbe ve,m1a? Nel .tuo 111ur1i/esto <lei 1° maggio il P.O.U.Af. 1/iue ai lavoratori: • Non cndetc nella trap• pola della 11ro,·oca1,ione preparata dagli sta– linisli ».Il 3 maggio, verso le prime ore (lcl pomeriggio, il Mf'O della poli:.ia, Rodrigue:. Sala, cieco J1r11mc111.o mdle mtmi di A11tonov Ove.tce11ko e di Emo Ccroe, occupò cori fo for:.a la ce11trale telefonico di Darc'-'llona. co11.trolfata dallo scop1,io tiella guerra dai rapprt?se11ta11tidella C.N.T. e della U.C.1'. Quella siessa sera, la capitale ootala11a si co11rìdi barricc1te. La lolla durò c111ottro gior- 11i. Ci /uro110 mille morii e <iuemila feri1i. Fra gli assouim1ti - e orrendame11te muti• lati - dagli .ttalinia11i, figuravano i pro/es• sori anarcl1ici italiani Bemeri e Barbieri. Qi1es1aprov~io11e .tt111gHi11osa, prep'lrata e premeditata con freddez:.a. come climostra• ,io tutte le te1timo11ia.11:.e, c/oveva overe tra– gid1e co11.teg11et1:.e .tulla co11datta della guerra• ... Ed n pro1>0Sito dell'assassinio <li Nin, lo scritto così conclude: « Krusciov l,a a,own– ciato, "' XXII Congresso, lu s1ia i111e11:io11e di far luce .mi delilli <li Stali11. Nie11te di più facile, 1ier lui, cl,e (li far luce sufl'as– sassiaio di 1''i11. Ceroe e la Pauio11aria vivo,m nell'U.ltS.S. Orfov .t'è ri/1,giato negli Sb.li 602 l.i11iti, ma Vittorio Vidali conti,wa. a rnppre• sentore il Cremlino a Trieste, Codovi/fo (noto in Spagna. col nome di De Medina) è tiittora il rappresc11ta111edel comirni.smo a Buenos Aires. E Toglia.lii («Alfredo• in Spagna), che secondo llernande:. trasmise ,,cr radio a .1fo.sca la 1101i:.iadell'a.t1aui11io, si. trova sempre a Roma alla testa del com1111i– s1110 italiano, Auiwlmente, si spacciano wui per dcstali11izz11tori. Ecco una ottima occa– .tione per provare '" esserlo fi11ain fondo. Riabilitasion• dell'atto individYole: Lo sciopero della fame di Louis Lceoin hn su:seilato enorme inh~feMe nella ~lampa mondiale, soprnttullo dopo la fjnc •lello Sl'io– pero. P. V. Ber1hier, che aveva seguilo gior• no per giorno In volonti1 oslinat.n di l.ec 'lin per rnggiungere lo scopo della liberm:iont: degli obbiellori di coscicn1.a, ne scrive su /Jè/e11re dc f/lomme (n. 146 giugno 1962) in una s1>eciedi reportage, nel quale, giorno JJCrgiorno, viene seguito nou solo lo sciopero della fn111e, mn altresì \'engono scgnalote le varie e rliffere11ti « prese di posizioni , ,Jn 1•arte dell'opinione pubblica, allrtwerso i gior– nali francesi. Lo Slesso Dcrthier ritornn sull'nrgomcnto « Leeoin • sul numero successivo della stessa rh·isla (n. 165, luglio 1962), qu1111<lo lo scio– pcro - durnlo ventidue giorni - tlVeva avuto fine, con l'esilo soddisface111e che i lettori conoscono. In Lo Révolution profétariem1e (11. 173, luglio-ngoslo 1962) a firma di Nicolas For,– eier, vengono messi in rilie\'O gli aspetti ~ siti•·i dell'ntto indh•i<luolc di Lccoin, il 11uale, ebbe all'inizio, contro diversi fattori: lo slnto maggiore che si op1,oneva al riconoscimento legale dell'obbiezione ili coscienza, non solo perehè contraria al diritto saerosnnlo della disciplinn, ma anche per paura del contagio di un precc:dcnte del genere; la pns.!livitìa dei vecchi comliottcnti, secondo i qunli, sian-

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